I Progetti in mostra

Questa pagina è relativa all'allestimento degli spazi Urban Center nel periodo 2008/2013 - PER LA MOSTRA PERMANENTE AGGIORNATA NEL 2014 CLICCA QUI

Lista, in ordine alfabetico, dei progetti attualmente esposti presso Urban Center Bologna. Nella pagina dedicata a ciascun progetto è presente l'aggiornamento sullo stato avanzamento lavori.

Manifattura delle arti


Clicca per ingrandire - foto di Marco Pintacorona

La Manifattura delle Arti, che occupa un’area di quasi 100.000 mq nel cuore del centro storico di Bologna, è oggi uno dei poli culturali più estesi d’Europa. L’area, che dal Rinascimento fino all’Ottocento è stata la zona portuale della città, ha ospitato per lungo tempo attività di tipo mercantile e manifatturiero di grande importanza per l’economia bolognese. Un programma di riqualificazione, progettato con la consulenza dell’architetto Aldo Rossi, ha permesso ora il recupero dell’intera zona, trasformata in una vera e propria “cittadella della cultura”.


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L’intervento ha interessato i locali dell’ex Manifattura Tabacchi, che accolgono oggi la sede della Cineteca comunale e tutte le altre grandi strutture artigianali e commerciali un tempo al servizio della città. Tra queste l’ex Forno del Pane, dove si trova oggi il Museo d’Arte Moderna di Bologna (Mambo), il Mulino Tamburi, che ospita aule universitarie e l’ex magazzino del sale, la Salara, sede polivalente del circolo gay lesbico Il Cassero. Nei locali una volta occupati dal Macello comunale è stata invece creata la cittadella del cinema, con le biblioteche e gli archivi della Cineteca, le due sale del cinema Lumière, i laboratori, le aule e l’auditorium del Dipartimento di Musica e Spettacolo dell’Università di Bologna.

Il recupero del Parco e del Canale del Cavaticcio restituisce alla città un ampio parco pubblico, con nuovi percorsi pedonali, la sistemazione delle rive e una nuova illuminazione. Leggi l'articolo sull'inaugurazione del Parco Cavaticcio.
Al servizio della Manifattura delle Arti e del centro storico di Bologna è aperto il nuovo parcheggio interrato di tre piani con 550 posti auto tra via Riva di Reno e via del Rondone.

Attualmente è in corso un'ulteriore fase di riqualificazione dell’area: la costruzione, attraverso il recupero dell’edificio collocato tra via Azzo Gardino, via Rosselli e il parco del Cavaticcio, di un centro servizi destinato agli studenti dall’Università di Bologna che ospiterà aule, biblioteche e spazi per lo sport. Gli ultimi interventi, con cui verrà conclusa la riqualificazione dell’area, interesseranno Piazza caduti del lavoro e l’area di verde dietro Mulino Tamburi.

  • Progettazione urbanistica: Comune di Bologna: arch. Roberto Scannavini, arch. Andrea Mari
  • Consulenza architettonica: arch. Aldo Rossi
  • Attuazione: Finanziaria Bologna Metropolitana S.p.A.

Bolognina Est


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La Bolognina Est, individuata dal Piano Strutturale Comunale (PSC) come un ambito da riqualificare, è una parte di città in profondo mutamento dal punto di vista sociale, economico, strutturale. Quartiere a forte vocazione produttiva, sede di imprese che rappresentavano il fiore all’occhiello della produzione meccanica della città, la Bolognina Est è oggi caratterizzata dalla ricollocazione o cessazione di molte attività produttive e dalla presenza di numerose aree dismesse: l’ex Caserma Sani (105.000 mq circa), le ex aree industriali Casaralta (50.000 mq circa), Sasib (40.000 mq circa) e Cevolani (20.000 mq circa), cui va ad aggiungersi l’ex Manifattura Tabacchi (100.000 mq circa) dove verrà realizzato un tecnopolo per la ricerca scientifica.


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L'avvio di questo processo di trasformazione è stato accompagnato nel 2010 da un laboratorio partecipativo - il Laboratorio Bolognina Est , promosso dall’Amministrazione Comunale e dal Quartiere Navile, organizzato da Urban Center Bologna e coordinato dall’Associazione Orlando. Il laboratorio ha avuto l'obiettivo di orientare la trasformazione e il disegno di uno scenario complessivo, rispondere all’esigenza diffusa di qualificazione dello spazio pubblico, gestire il lungo periodo di transizione avviato dalle dismissioni industriali e militari. Il primo Documento Guida prodotto dal Laboratorio, relativo all’intera area, ha individuato le principali linee d’azione, a cominciare dalla realizzazione di un parco lineare lungo l’ex tranvia per Malabergo.

A che punto siamo oggi? (aggiornamento a maggio 2013)

_Parco Lineare Urbano
Partendo dal Dopo Lavoro Ferroviario e arrivando al futuro Polo Tecnologico dell’ex Manifattura Tabacchi, il parco lineare vuole essere la spina verde della riqualificazione urbana della Bolognina Est. Non una semplice pista ciclabile, ma una rete di percorsi verdi che collegheranno fra loro gli spazi e le attrezzature pubbliche del quartiere. 
Il primo tratto che parte da via Sebastiano Serlio, al confine dell’area militare ex Caserma Sani, è stato completato e inaugurato a fine 2010

Il 26 maggio 2013 ha aperto alla città anche il secondo tratto che collega le Officine Minganti a via della Manifattura e alla Dozza, passando per via Ferrarese. 

La realizzazione dell’infrastruttura verde ciclabile che struttura l’intero ambito, connettendo parti di città realizzate e in trasformazione, è tanto più importante in una fase, come quella attuale, nella quale la riqualificazione delle singole aree dismesse avanza molto lentamente, più di quanto previsto.

_Ex area industriale Cevolani
Sono in procinto di essere avviati i lavori di demolizione del primo lotto dell’ex fabbricato industriale di via Creti. Il comparto verrà successivamente ricostruito e riconvertito in un complesso destinato ad ospitare case, negozi e uffici.

_Ex Caserma Sani
La ex Caserma Sani, tra via Ferrarese e via Stalingrado, è parte del patrimonio delle aree militari dismesse che a seguito del Piano Unitario di Valorizzazione, siglato da vari accordi tra il Comune di Bologna, l’Agenzia del Demanio e il Ministero dell’Economia e delle Finanze, può essere restituito alla città. La ex Caserma Sani potrà ospitare nuove abitazioni (in parte sociali), altri usi complementari alle abitazioni (uffici, commercio di vicinato, esercizi pubblici) aree verdi per l’uso pubblico, una scuola ed altri edifici pubblici, strade, parcheggi e percorsi ciclabili. 
Dopo alcuni tentativi di vendita, nel novembre 2012 l'Agenzia del Demanio e il Comune di Bologna hanno sottoscritto un nuovo accordo per concludere l’iter di valorizzazione e riqualificazione dei beni inseriti nel Programma Unitario di Valorizzazione di Bologna.

_Ex area industriale Casaralta
E' stata autorizzata ad aprile 2012 la prima fase dei lavori che riguarda i 10.300 mq che danno su via Stalingrado (la parte già demolita dei vecchi stabilimenti), dei quali si aspetta l'avvio.
La seconda fase dei lavori, inserita nel Piano Operativo Comunale, riguarderà successivamente circa 22.000 mq che saranno destinati a vari usi, previa demolizione di tutti gli edifici esistenti. Al momento il progetto attraversa una fase di stallo. La proprietà ha avanzato una proposta a riguardo nell'ambito del bando per la riqualificazione diffusa.

_Ex area industriale Sasib
Nello spazio oggi dismesso dell'area industriale ex Sasib sorgeranno edifici residenziali, commerciali e direzionali. La prima fase dei lavori è ormai conclusa e ha interessato i 6.000 mq che danno su via di Corticella, destinati a divenire uffici direzionali. Per quanto riguarda la seconda fase, è in via di approvazione il PUA, Piano Urbanistico Attuativo, e interessa un comparto di 17.370 mq destinati per lo più a usi urbani abitativi.

_Tecnopolo
Per il complesso della ex Manifattura Tabacchi, tra le vie Stalingrado e Ferrarese, si prevede la trasformazione nel più grande centro della Rete per l’Alta Tecnologia della Regione Emilia-Romagna. Il proceesso di riqualificazione ha preso avvio a marzo 2010 con le prime demolizioni.

Trasformazione di aree ex-militari


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A seguito di diversi accordi intercorsi tra Ministero dell’Economia e delle Finanze, Agenzia del Demanio e Comune di Bologna 19 aree ex militari presenti a Bologna sono state incluse nel Programma Unitario di Valorizzazione (PUV). Grazie a questo programma e in sinergia con gli strumenti comunali di pianificazione urbanistica, le 19 aree saranno oggetto di una grande operazione di riqualificazione urbana (con tempi e modalità fissati dalle Istituzioni coinvolte) e potranno essere restituite alla città, ciascuna attraverso diversi percorsi attuativi.


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La ex Caserma San Mamolo (convento SS. Annunziata) e la ex Caserma Chiarini (via Mattei) continueranno ad essere sede di attività dello Stato: la prima diventerà un polo di servizi e attività istituzionali del Ministero per i Beni e le Attività Culturali, la seconda verrà ancora utilizzata dal Ministero dell’Interno. La ex Caserma Masini in via S. Stefano, l’ex teatro della caserma Minghetti in via Castelfidardo, i locali ex birreria della caserma Mameli a porta San Felice, i locali ex Direzione Lavori in via Triumvirato, i compendi già militari di Monte Paderno, via del Terrapieno (ex batteria Alemanni), via di Barbiano (ex infermeria quadrupedi San Vittore), via Roncrio (ex polveriera Val D’Aposa) e Borgo Panigale (ex postazione San Pancrazio) potranno essere alienati dall’Agenzia del Demanio per essere poi recuperati per nuovi usi e servizi rivolti alla città.


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La ex Caserma Sani, tra via Ferrarese e via Stalingrado, potrà essere alienata per consentire la realizzazione delle previsioni del vigente Piano Operativo Comunale: nuove abitazioni (in parte sociali), altri usi complementari alle abitazioni (uffici, commercio di vicinato, esercizi pubblici) assieme alla cessione al Comune di aree verdi per l’uso pubblico, edifici per uso scolastico e civile, strade, parcheggi e percorsi ciclabili.

Le aree di maggior rilievo strategico, costituite da Caserma Mazzoni e scuole Tambroni (al Molino Parisio), Prati di Caprara (tra Santa Viola e l’Ospedale Maggiore), area ex Staveco (viale Panzacchi), potranno invece essere trasformate solo a seguito della loro inclusione in un Piano Operativo Comunale che ne confermi destinazioni, capacità edificatorie e contributo in termini di dotazioni per la città.

:: Accordo 2009 (vai all'articolo)
:: Accordo 2010 (vai all'articolo)

A novembre 2012 è stato siglato un ulteriore accordo tra l'Agenzia del Demanio e il Comune di Bologna per concludere l’iter di valorizzazione e riqualificazione dei beni inseriti nel Programma Unitario di Valorizzazione.

:: Accordo 2012 (vai all'articolo)



Restyling e ampliamento terminal Aeroporto di Bologna


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Per il periodo 2011-2013, lAeroporto Guglielmo Marconi di Bologna ha programmato un importante intervento di riqualifica e ampliamento del terminal. L’ampliamento strutturale si è reso necessario alla luce dell’aumento di passeggeri registrato negli ultimi anni - un milione in più nel periodo 2007-2010, con il superamento, il 22 novembre 2010, della storica soglia dei 5 milioni di passeggeri/anno - e in vista dell’ulteriore sviluppo di traffico dei prossimi anni.

Questi gli obiettivi principali dell’intervento:

  • aumentare la capacità dell’aerostazione passeggeri,
  • migliorare la funzionalità (flussi passeggeri, organizzazione aree) e la fruibilità del terminal, aumentare l’offerta commerciale,
  • ridefinire le aree commerciali (landside e airside),
  • adeguare e migliorare gli impianti tecnologici in un’ottica di continuo miglioramento dei servizi al passeggero.

In sintesi, gli interventi programmati mirano a:

  • creare un’unica area check-in al piano terra (nell’attuale Area 2) utilizzando l’attuale area di smistamento bagagli,
  • ampliare la sala imbarchi (con inversione delle sale Schengen ed Extra Schengen),
  • unificare le sale Riconsegna Bagagli,
  • ampliare e adeguare le aree commerciali ai nuovi flussi interni dell’aerostazione con la realizzazione di ‘walk through’ (spazi commerciali con ampi camminamenti per i passeggeri diretti ai gates di imbarco),
  • rinnovare gli impianti tecnologici esistenti,
  • realizzare 5 pontili e 2 air bridges per il passaggio diretto dei passeggeri dal terminal agli aeromobili.

Aeroporto di Bologna 2013 - riqualifica e ampliamento del terminal > guarda il video!

Il progetto verrà realizzato in più fasi per garantire l’operatività della struttura anche a cantieri avviati. La superficie totale del terminal passerà da 31.100 a 36.100 mq, con incremento di: gate (da 20 a 24), imbarchi (da 14 a 21), varchi security (da 7 a 10), servizi igienici (da 120 a 145) e attività commerciali (da 29 a 35). Le aree commerciali in air side raddoppieranno (+136%), mentre quelle in land side avranno un aumento del 38%. A questo intervento se ne aggiungeranno altri, ad essi collegati, relativi alla realizzazione del nuovo impianto di smistamento bagagli BHS e all’allestimento del nuovo terminal Est (ex fabbricato Merci import) per le operazioni di accettazione dei voli low cost.

I lavori sono iniziati nella primavera del 2011 con una durata di circa 24 mesi. Il valore complessivo dell’intervento principale (riqualifica e ampliamento) è di circa 25 milioni di euro (base di gara).

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