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Fondazione trasparente – Pagamenti  »  IBAN e pagamenti informatici

Conti correnti bancari

Per effettuare un pagamento alla Fondazione per l’Innovazione Urbana tramite bonifico bancario è possibile fare riferimento alle seguenti coordinate bancarie.

Istituto bancario: Cassa di Risparmio di Bologna - Gruppo Intesa San Paolo
Filiale: Via Farini Luigi Carlo 12 - 40124 Bologna
c/c intestato a: Fondazione per l'Innovazione Urbana
IBAN: IT20E0306902478074000101473
BIC: BCITITMM

Istituto bancario: Banca di Bologna
Filiale: Piazza Galvani, 4 - 40124 Bologna
c/c intestato a: Fondazione per l'Innovazione Urbana
IBAN: IT49U0888302401016000160727
BIC: CCRTIT2TBDB

Istituto bancario: Emil Banca
Filiale: Piazza Maggiore, 5 - 40124 Bologna
c/c intestato a: Fondazione per l'Innovazione Urbana
IBAN: IT53K0707202405000000437065
BIC: ICRAITRRTS0

Istituto bancario: Banca Popolare Etica
Filiale: Viale Masini, 4 - 40126 Bologna
c/c intestato a: Fondazione per l'Innovazione Urbana
IBAN: IT31J0501802400000016957870
BIC: ETICIT22XXX (SEPA)
       POSOIT22XXX (extra-SEPA)

Paypal
Per effettuare un pagamento alla Fondazione per l’Innovazione Urbana tramite Paypal è possibile fare riferimento all’account connesso all’indirizzo mail:

È necessario specificare nella causale il motivo del pagamento.
La Fondazione accetta pagamenti solo se effettuati con modalità tracciate.

Fondazione trasparente – Pagamenti  »  Indicatore di tempestività dei pagamenti

L’art. 33 del D. Lgs. 33/2013 afferma: “Le pubbliche amministrazioni pubblicano, con cadenza annuale, un indicatore dei propri tempi medi di pagamento relativi agli acquisti di bene, servizi e forniture, denominato: indicatore di tempestività di pagamento.”

Il DPCM 22/9/2014 “Definizione degli schemi e delle modalità per la pubblicazione su internet dei dati relativi alle entrate e alla spesa dei bilanci preventivi e consuntivi e dell’indicatore annuale di tempestività dei pagamenti delle pubbliche amministrazioni” registrato in G.U. n. 265 del 14/11/2014 stabilisce all’art. 9 commi da 3 a 5 le modalità di calcolo dell’indicatore. In particolare:

c.3 L’indicatore di tempestività dei pagamenti […] è calcolato come la somma, per ciascuna fattura emessa a titolo corrispettivo di una transazione commerciale, dei giorni effettivi intercorrenti tra la data di scadenza della fattura o richiesta equivalente di pagamento e la data di pagamento ai fornitori moltiplicata per l’importo dovuto, rapportata alla somma degli importi nel periodo di riferimento.

c.4 Ai fini del presente decreto e del calcolo dell’indicatore si intende per:

  1. “transazione commerciale”, i contratti, comunque denominati, tra imprese e pubbliche amministrazioni, che comportano, in via esclusiva o prevalente, la consegna delle merci o la prestazione di servizi contro il pagamento di un prezzo;
  2. “giorni effettivi”, tutti i giorni di calendario, compresi i festivi;
  3. “data di pagamento”, la data di trasmissione dell’ordinativo di pagamento in tesoreria;
  4. “data di scadenza”, i termini previsti dall’art. 4 del decreto legislativo 9 ottobre 2002, n. 231, come modificato dal decreto legislativo 9 novembre 2012, n. 192;
  5. “importo dovuto”, la somma da pagare entro il termine contrattuale o legale di pagamento, comprese le imposte, i dazi, le tasse o gli oneri applicabili indicati nella fattura o nella richiesta equivalente di pagamento.

c. 5 Sono esclusi nel periodo di calcolo i periodi in cui la somma era inesigibile essendo la richiesta di pagamento oggetto di contestazione o contenzioso.

Il calcolo dell’indicatore è stato effettuato prendendo come riferimento le regole generali indicate nella circolare MEF n. 22 del 22 luglio 2015 pur se non direttamente applicabile agli enti controllati. Per la determinazione dei tempi di scadenza, è stato adottato come riferimento standardizzato il valore medio di 30 giorni.


È possibile consultare inoltre le statistiche relative all'ammontare complessivo dei debiti e al numero di imprese creditrici, suddivise per anno solare e schematizzate in questa tabella.

Fondazione trasparente – Beni immobili e gestione del patrimonio  »  Canoni di locazione e affitto

In questa pagina sono pubblicati le modalità e i criteri di concessione dei beni immobili che la Fondazione gestisce e i relativi canoni di locazione o affitto.

La Fondazione è concessionaria di alcuni locali di proprietà del Comune di Bologna all’interno di Palazzo d’Accursio (Piazza Maggiore, 6) e di Salaborsa (Piazza del Nettuno, 3). Tale concessione è a titolo gratuito, pertanto la Fondazione non versa canoni di locazione o affitto.


La Fondazione ha facoltà di concedere a terzi l’utilizzo di tali locali, anche a titolo oneroso. Nella seduta del Consiglio di Amministrazione del 11 novembre 2019 sono stati definiti i criteri per la concessione, gratuita e onerosa, degli immobili a terzi.

Estratto del verbale del Consiglio di Amministrazione 11 novembre 2019


Di seguito sono pubblicati i dati relativi ai canoni di locazione o affitto percepiti.

Registro dei canoni di locazione o affitto percepiti

All’interno del progetto R-innovare la città - Osservatorio sull’emergenza Coronavirus, la Fondazione per l’Innovazione Urbana ha realizzato un’indagine per delineare e comprendere impatti, bisogni, priorità e suggerimenti da associazioni e reti civiche sia locali che nazionali che si sono attivate durante l’emergenza COVID-19.

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