QUARTIERE SAVENA - incontro avvenuto in data 19 aprile 2016
CICLABILITA’
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Bicicletta come mezzo di trasporto 
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Molte piste ciclabili: elogio all’amministrazione 
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Maleducazione di pedoni e ciclisti da combattere: repressione non funziona, meglio la comunicazione 
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Più rispetto reciproco tra gli utenti della strada: regole di vivere comuni 
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Pericolo sulle radiali 
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Importanti ciclovie radiali 
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Pericolo potenziale: biciclette elettriche (specie sulle piste condivise) 
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Enfatizzare sicurezza della bicicletta: ad oggi la bici è più sicura degli altri veicoli 
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Creare ciclabili dicono essere complicato ma le corsie ciclabili dimostrano il contrario 
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Ciclabili esistenti sono spesso delle trappole (es. San Donato) 
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Grave conflitto con i pedoni lungo molti percorsi cicabili 
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Grave conflitto tra pedoni e ciclisti (anche aspetto educativo) 
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Ok alle piste ciclabili ma non a zig-zag tra pali e pedoni 
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Togliere le trappole per ciclisti 
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Importante uniformità degli interventi 
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Necessaria rete ciclabile completa 
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Mettere in rete i percorsi ciclabili esistenti nel quartiere 
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Favorire cicloturismo 
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Importante cicloturismo (Eurovelo e Bicitalia) 
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Proposta incentivi sui percorsi casa-lavoro: aiutano anche processi educativi 
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Sfruttare vecchie ferrovie 
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Pericolosità di via Longo: poco traffico ma velocità eccessive (anche da parte del Bus 27a) 
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Via Longo: - 
Molte automobili, velocità eccessive: non si vede il segnale di zona 30 
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Strisce pedonali molto pericolose 
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Percorsi ciclabili tutti nel parco ma si preferirebbe un percorso lungo la strada 
 
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Via Torino: ciclabile in costruzione ma serve collegamento tra le due parti del quartiere tagliate dalla ferrovia 
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Connessione con comuni limitrofi 
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Considerare città metropolitana 
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Importanti collegamenti verso San Lazzaro: - 
Unico ponte ciclopedonale sicuro verso Parco dei Cedri 
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Gli altri ponti esistenti portano verso le due rotatorie 
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Richiesta: due passerelle costose ma molto importanti (anche per nuovi residenti a S. Lazzaro) 
 
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Pista ciclabile di via Gobetti è bellissima ma grave conflitto con i pedoni 
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Buon esempio ciclabile Carlo Piazzi 
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Problema attraversamento di via Dozza (Emilia – villaggio Due Madonne): due tratte fondamentali disassate di 10 metri 
MODERAZIONE DEL TRAFFICO E SICUREZZA
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Bene zone 30 ma non basta il cartello: sottolineare importanza con comunicazione 
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Bene le Zone 30 ma importante comunicazione e restringimento delle carreggiate 
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Questione sicurezza molto importante 
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Bene le zone 30: in Francia non c’è zona urbana senza zone 30 - 
A Bologna non ci sono: volontà politica o capacità tecnica? 
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Non bastano cartelli 
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Restringimento delle strade: impossibile correre di più 
 
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Più sistemi che impediscano alle auto di violare le regole 
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Zone 30 in tutto il quartiere e davanti alle scuole 
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Davanti alle scuole luogo di grande conflittualità: favorire pedibus e bicibus 
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Tema scuole: - 
Sosta selvaggia tollerata (vigili evitano di punire: inconcepibile) 
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Anche a piedi in mezzo alla strada (pericolosissimo) 
 
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Verde pedonale davanti alle scuole dura troppo poco 
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Rotatorie pericolose 
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Via Alidosi residenziale ma usata come bypass (senso unico e velocità eccessive) 
CRITICITA’ RILEVANTI
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Zona via della Battaglia: forte densità abitativa, tutti usano la macchina, zona tagliata fuori dalle tre rotatorie pericolosissime (via Po, via Arno e viale Cavina.) Proposta: bretella ciclabile di collegamento tra via Longo e la rete ciclabile dei parchi (2 scuole) 
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Pericolosità delle rotatorie: utenti deboli in pericolo 
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Via Toscana problema importante per il quartiere 
VARIE
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Rispetto del CdS da parte di tutti 
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Integrazione con il TPL (intermodalità) 
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Promuovere la cultura stradale e il rispetto delle regole 
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Cammino culturale parte dalle scuole 
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Numero sui semafori molto comodo (tempi semaforici troppo lunghi) 
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Quartiere molto verde e con scuole che collaborano 
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Valorizzare i luoghi del quartiere frequentati dai giovani 
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Più formazione nelle scuole (ciò che si fa non basta) 
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Sperimentare nel quartiere percorsi casa-scuola dal basso e partecipati, anche con i bambini (scuola Scandellara a San Vitale miglior esperienza dal basso) 










 
  
  
 
 
 