• REALLOCATE - Rethinking the dEsign of streets And pubLic spaces to Leverage the mOdal shift to Climate-friendly Active Transport Everywhere

    Il progetto europeo REALLOCATE, di cui la Fondazione è partner insieme ad altri 36 enti europei, mira a sostenere le città nella loro transizione verso la neutralità climatica.
    Vuole essere pioniere di un sistema di mobilità sicura e neutrale dal punto di vista climatico (SCNM Safe Climate-Neutral Mobility System) che aiuti le città ad accelerare la loro transizione verso la neutralità climatica attraverso la promozione di una mobilità a emissioni zero, condivisa, sostenibile, incentrata sulla persona e inclusiva.

    La particolarità del Sistema SCNM si fonda sul co-sviluppo e co-distribuzione di un processo di trasformazione verde e digitale che non solo mette nuovi strumenti a disposizione di coloro che progettano le strade e gestiscono le infrastrutture ma che coinvolge continuamente gli utenti finali - i cittadini - per ottenere feedback e miglioramenti.

    Il Sistema SCNM sfrutta il ruolo attivo della quadruplice elica di stakeholder (professionisti, società civile, mondo accademico e industria) che lavorano insieme per consentire la neutralità climatica, l'inclusione e la sicurezza degli utenti della strada vulnerabili (VRUs) e per ottenere un cambiamento di paradigma nell'uso dello spazio stradale e nel comportamento stradale. 

    Il progetto prende in considerazione in modo completo e simultaneo le esigenze degli utenti della strada (attraverso una valutazione sistematica, multi-stakeholder, multidisciplinare e multisettoriale) per aumentare la mobilità sostenibile, verde e incentrata sull'uomo nelle città coinvolte. 

    Si intende raggiungere questo obiettivo attraverso: 

    • l'integrazione di approcci per la progettazione degli spazi urbani (basati sulle scienze spaziali, sulla riallocazione degli spazi stradali, riprogettazione delle infrastrutture fisiche con le parti interessate); 
    • il sostegno alle scelte (strumenti tecnologici e scienze comportamentali) per una mobilità urbana sicura, inclusiva, accessibile e sostenibile.

    Il nuovo concetto di Laboratorio di Mobilità Sicura e Sostenibile (SSML), che intende sperimentare REALLOCATE, amplia il concetto di Living Lab a una visione mirata della sicurezza stradale e della mobilità sostenibile. Le SSML hanno lo scopo di fornire alle città un quadro di riferimento per co-progettare e co-sviluppare tecnologie e interventi per promuovere il trasferimento modale verso modalità di mobilità urbana sostenibile, sfruttando il sistema SCNM, implementato per risolvere i problemi presenti in 15 aree urbane/periurbane non sicure a livello Europeo.

    REALLOCATE svilupperà SSML in 5 città capofila e 5 città gemellate, tutte parte della missione UE 100 Climate-Neutral & Smart Cities. Fondazione Innovazione Urbana prende parte attivamente al Laboratorio di Mobilità Sicura e Sostenibile (SSML) implementato nel territorio bolognese.


    Scheda progettuale

    Programma: HORIZON-MISS-2022-CIT-01 - Innovation Actions
    Grant Agreement: 101103924
    Capofila: UNIVERSITY COLLEGE DUBLIN, NATIONAL UNIVERSITY OF IRELAND
    Ruolo della Fondazione: partner di progetto
    Budget della Fondazione: € 81 417.50
    Durata: 48 mesi a partire da maggio 2023
    Sito web: in costruzione

  • Patto Educativo Capo di Palermo

    Il progetto Patto Educativo Capo si svolge nel 2023/2024 e mira a contrastare la povertà educativa favorendo la relazione di bambini e ragazzi del quartiere Capo-Monte di Pietà di Palermo con il territorio in cui vivono. L'obiettivo è farlo attraverso la creazione di una comunità educante che condivida e sviluppi pratiche educative diffuse e aperte che utilizzano gli spazi del quartiere come luoghi di apprendimento.

    Il progetto è finanziato dal Bando per le Comunità Educanti 2020 della Fondazione Con i Bambini, di cui la nostra Fondazione è partner, insieme ad altre associazioni, realtà e istituzioni del territorio palermitano. Capofila del progetto è la cooperativa sociale Bond of Union.

    Le attività del progetto prevedono: indagine statistica sui minori residenti nel quartiere Capo, mappatura degli spazi educativi, definizione di un patto educativotra i soggetti della rete, formazione degli operatori formali e informali della comunità, attivazione di spazi educativi e di attività educative per i minori del quartiere, connessione con ulteriori comunità educanti.

    La nostra Fondazione, in continuità con l'esperienza e le competenze maturate in questi ultimi anni nell'ambito dell'innovazione degli approcci educativi a Bologna, grazie al percorso sulle Nuove scuole di Quartiere, collabora al progetto in particolare su due specifiche azioni: 

    • Connessioni educanti: supervisione e supporto per fornire metodi e strumenti dei processi partecipativi, di conoscenza e ingaggio del territorio, propedeutiche all’attivazione di un percorso di ascolto delle comunità destinatarie del progetto e per definire le principali linee guida per la costruzione della comunità educante
    • Form_Azioni: realizzazione di attività formative collaterali dirette agli educatori formali e informali del territorio per rendere il gruppo di operatori allineati rispetto alla strategia educativa che sarà messa in atto. La formazione sarà incentrata sul tema del quartiere come spazio di apprendimento e prossimità e prevederà quindi spunti teorici, presentazione di metodi ed esercizi e momenti di riflessione sui concetti proposti, con un focus sulle attività di ideazione, gestione e co-produzione di processi partecipativi.

    Nel 2023 siamo coinvolti in particolare nelle seguenti attività: 

    • gennaio-agosto 2023
      Le attività di progetto sono state avviate a febbraio 2023 e, oltre ad alcuni appuntamenti di coordinamento con il soggetto capofila, il 5 luglio si è svolta una presentazione da parte della nostra Fondazione e delle attività in cui è coinvolta alla presenza di tutti i soggetti della rete di partner.

    • settembre a dicembre 2023
      Tra settembre e dicembre si svolge il percorso di costituzione della comunità educante attraverso la definizione condivisa delle linee guida del patto educativo.
      Il percorso prevede tre incontri laboratoriali (11 ottobre, 8 novembre, 6 dicembre 2023) rivolti ai partner della rete che avranno gli obiettivi di: costruire un documento di Linee guida per la definizione della comunità educante e del Patto educativo; definire un piano operativo, funzionale a raggiungere gli obiettivi del patto; definire il percorso formativo (Form_Azioni) che si svolgerà entro il mese di maggio 2024.

    Nel 2024, per l’attività Form_Azioni siamo coinvolti in particolare nello svolgimento di un percorso formativo che si articolerà in due moduli:

    • 31 gennaio - 3 febbraio
      quattro sessioni formative dedicate ad approfondire approcci, strumenti e casi studio legati al ruolo degli spazi all’interno dei processi educativi.
    • 17 - 20 aprile 
      quattro sessioni formative dedicate ad approfondire approcci, strumenti e casi studio relativi alle modalità di dialogo e relazione con i diversi attori dell’ecosistema educante.

    Le attività formative saranno dedicate alle realtà della Rete Capo, ma vedranno dei  momenti di apertura alle altre realtà cittadine che stanno sperimentando percorsi analoghi. Questi momenti, accompagnati dalle esperte della nostra Fondazione,  avranno pertanto l’obiettivo di favorire la conoscenza reciproco e il confronto sulle esperienze in corso.

    Nello specifico questi appuntamenti si svolgeranno sabato 3 febbraio e sabato 20 aprile e alterneranno momenti di dialogo, laboratori ed esplorazioni urbane alla scoperta degli spazi educativi del quartiere e della città.

    Per ulteriori informazioni sugli eventi in programma clicca qui

  • Alleanza Transizioni Giuste

    Immaginare risposte concrete per le sfide del futuro, influenzare decisioni, favorire scambi di pratiche e politiche pubbliche, collegando nord e sud del paese, piccoli e grandi Comuni, aree metropolitane e aree interne, promuovendo incontri, iniziative di formazione e apprendimento.

    Sono questi gli obiettivi ambiziosi che hanno portato Comune di Bologna, ARCI Nazionale, Fondazione Giangiacomo Feltrinelli in collaborazione con la nostra Fondazione a dare vita all’Alleanza per le Transazioni Giuste.  

    Una vera e propria rete civica nazionale, che a partire dai contesti locali, intende sostenere e mettere in contatto chi è in prima linea nell’ideare e realizzare progetti e politiche innovative, che mirano a perseguire transizione giuste e nuovi modelli di sviluppo, inclusivi e sostenibili, sui temi del lavoro, della casa, dell'istruzione, della mobilità, della salute, dei diritti, della transizione digitale ed ecologica.

    Il progetto nasce per fornire risposte ai dirompenti effetti economico-sociali e alle provanti sfide che la crisi pandemica e la crisi climatica hanno presentato e continueranno a presentare con una velocità che sfugge alla capacità di risposta dei tradizionali schemi amministrativi. 

    All’interno di questo scenario, i promotori dell’Alleanza per le Transizioni Giuste hanno ideato un manifesto di valori e obiettivi comuni, che può essere sottoscritto e condiviso da piccoli e grandi Comuni, aziende, associazioni, enti non profit, attivisti e attiviste, che possono così aderire all’Alleanza per le Transizioni Giuste e condividere facilmente buone pratiche, che andranno a creare un raccolta collettiva. 
    » Per entrare a far parte dell'Alleanza e ricevere supporto: transizionigiuste.it/supporto

    L’obiettivo è aumentare scambi e supportare la creazione di comunità facilitando lo scambio di materiali, regolamenti, delibere, progetti per orientare programmi e finanziamenti verso le azioni più utili e concrete partendo dalle buone pratiche ed apprendimenti. 

    Una prima azione per rafforzare l’Alleanza è stato il Forum delle Transizioni Giuste che si è svolto a Bologna sabato 11e domenica 12 novembre a Bologna, negli spazi di Palazzo d'Accursio e Salaborsa: due giorni di incontri, dibattiti, una fabbrica delle idee con l’obiettivo di condividere le direzioni progettuali dell’Alleanza con orizzonte triennale, mettendo al centro le prossime generazioni, progettando e pensando ai prossimi 50 anni. 
    » Scopri il programma dettagliato dell'evento

    Per tutte le informazioni e gli aggiornamenti del progetto è possibile visitare il sito dedicato: 
    » transizionigiuste.it

     

  • Gemello Digitale di Bologna

    Un modello digitale dinamico della città, alimentato dai dati e dalle informazioni raccolti, anche in tempo reale, dalla città stessa: è il progetto del Gemello Digitale Urbano, promossi dal Comune di Bologna di cui anche la nostra Fondazione è partner.

    Uno strumento a servizio delle persone che avrà l’obiettivo di migliorare la qualità della vita dei cittadini e rispondere alle grandi sfide del nostro tempo, da quelle ambientali a quelle economiche e sociali

    Attraverso un investimento del Comune di 7 milioni di euro da fondi europei PON Metro, Bologna è una delle città pioniere a livello internazionale per lo sviluppo del Gemello Digitale che sarà seguito e guidato da un consorzio pubblico composto da:

    • Comune di Bologna (coordinatore strategico)
    • Fondazione Bruno Kessler (coordinatore tecnico e project manager)
    • Alma Mater Studiorum - Università di Bologna (manager scientifico)
    • Cineca (manager tecnologico)
    • Fondazione Innovazione Urbana (community manager)

    Il progetto vede inoltre la partnership delle città di Barcellona e Amburgo ed è in rete con altre città europee, anch’esse al lavoro sui Gemelli Digitali Urbani. Infine il Gemello Digitale di Bologna avrà il ruolo di progetto pilota italiano per il Centro nazionale HPC Big Data e Quantum Computing, di cui la nostra Fondazione è partner. 

    » Scarica la presentazione del progetto

    Gli obiettivi del progetto

    Il Gemello Digitale è parte del progetto Città della Conoscenza, la strategia che mette al centro la scienza e il sapere quali elementi fondativi per la crescita della città e per orientare la direzione delle politiche metropolitane, in coerenza con altri progetti strategici dell’Amministrazione quali Bologna Missione Clima, Impronta Verde, Piano per l’Abitare. 

    Il Gemello Digitale Urbano dovrà essere in grado di supportare processi decisionali tramite funzioni avanzate di analisi e previsione, e di co-evolvere con la città reale stessa.

    In particolare, attraverso il Gemello Digitale e l’uso dei dati, sia quelli già a disposizione sia quelli futuri, si potranno:

    • intercettare le sfide del cambiamento climatico, economico e sociale nei contesti urbani, introducendo funzionalità di supporto alle decisioni che portino a cambiamenti sostanziali nel governo delle città, mobilitando nuovi portatori di interessi e sperimentando nuove possibilità di relazione sociale con tutti gli attori urbani, compresi i cittadini;
    • rendere dati e conoscenze utili ed efficaci e attivare meccanismi di analisi e capacità previsionali per rispondere alle esigenze della città e delle comunità cittadine;
    • promuovere e favorire la (co)produzione di conoscenza e comprendere come essa possa generare valore pubblico e nuove economie sul territorio.

    Un’innovazione che, proprio come al tempo della nascita della prima rete civica in Italia - Iperbole - avrà l’obiettivo di rendere nuovamente di Bologna una città di frontiera sull’uso e la condivisione pubblica dei dati, mettendo a disposizione non solo dell’Amministrazione ma di tutto il mondo della ricerca sia pubblica che privata e dei cittadini un patrimonio di conoscenze senza precedenti, in modo aperto e trasparente.

    L’uso democratico dei dati e la dimensione etica

    Uno dei caratteri distintivi del Gemello Digitale di Bologna è infatti la centralità del “governo democratico dei dati” e la dimensione giuridica dell’impatto di questa nuova tecnologia. Per questo verrà identificato un garante etico e un comitato scientifico dedicato a questi temi, che garantiranno la conformità alla norme Ue e nazionali in materia di privacy e protezione delle persone fisiche, insieme all’adozione di principi etico-giuridici in linea con la legislazione europea di ultima generazione, e i meccanismi di potenziamento dell'impatto civico del progetto.
    Le sfide di ordine legale ed etico che dovrà affrontare il Gemello Digitale di Bologna riguardano, in particolare, due degli elementi portanti del progetto: gli algoritmi utilizzati nei sistemi di Machine Learning (ML) e l’Intelligenza Artificiale (IA), da un lato; i dati che alimentano questi algoritmi, dall’altro. Presterà particolare attenzione alle condizioni definite dalla normativa attuale e in via di definizione sullo scambio e sulla condivisione dei dati, anche con riguardo ai soggetti attivi, pubblici e privati, coinvolti. Il progetto riconosce, infine, la necessità di facilitare lo sviluppo di sistemi di IA che siano in sintonia con i valori sociali ed etici europei conformi ai principi emanati dalle Ethics Guidelines for Trustworthy Artificial Intelligence of the European Commission’ Independent High Level Expert Group on AI del 2019 e contribuisce direttamente alla lotta contro gli stereotipi di genere in linea con la EU Gender Equality Strategy.

    I primi casi d’uso

    Il Gemello Digitale di Bologna sarà sviluppato su tre primi casi d’uso: i temi della mobilità, dell’energia e dei cambiamenti climatici, che sono i temi più sfidanti per tutte le aree urbane oggi.

    • Mobilità:
      il Gemello Digitale, valorizzando il patrimonio di dati già esistente e integrandone di nuovi, supporterà Bologna nei grandi cambiamenti che la città attraverserà nei prossimi anni sul fronte della mobilità urbana, anche in relazione alla Città 30, grazie allo sviluppo di nuove infrastrutture, come il Tram, il Passante, l’SFM, la Bicipolitana, 
    • Energia:
      il Gemello Digitale analizzerà la risposta energetica del patrimonio edilizio cittadino, simulando l’impatto dell’inserimento di nuovi progetti nei piani urbanistici, dando così strumenti utili per l’adozione di politiche mirate
    • Cambiamenti climatici:
      in seguito all’emergenza alluvione che ha colpito Bologna e l’Emilia-Romagna, si concentrerà anche su un caso d’uso legato ai temi del cambiamento climatico e del dissesto idrogeologico.

    Il ruolo della nostra Fondazione

    La nostra Fondazione nel processo di sviluppo di questa piattaforma civica avrà l’obiettivo di valorizzare la relazione tra il Gemello Digitale e i cittadini attraverso due principali direzioni e sfide: la prima di rendere il Gemello in grado di recepire e far propri i bisogni dei cittadini, al fine di potenziare la sua funzione predittiva, quella cioè di prevedere e anticipare i comportamenti e le trasformazioni che avvengono nel mondo reale, in continuità e in sinergia con il lavoro di ascolto che la Fondazione porta avanti a più livelli sul territorio; la seconda di rendere il Gemello aperto ai cittadini, alla loro conoscenza e al loro uso consapevole, andando a stimolare e sperimentare nuove forme di partecipazione. 

    Già nel corso del 2021 la Fondazione aveva avviato una riflessione su scala cittadina sul gemello digitale, per accompagnare le prime fasi della nascita del progetto, attraverso l'organizzazione di un ciclo di incontri online per presentare, approfondire e discutere questo modello. I video degli incontri sono disponibili online: 

     

  • Laboratorio Villaggio INA

    La nostra Fondazione insieme al Comune di Bologna e al Quartiere Borgo Panigale-Reno promuove il Laboratorio Villaggio INA, un percorso di coinvolgimento e ascolto del territorio riguardo alla trasformazione degli spazi pubblici del Villaggio attorno al Giardino Popieluszko, alle Scuole e al Giardino dei Pioppi. 

    Il Laboratorionasce per dare concretezza a una serie di bisogni sollecitati da parte del territorio e dalle proposte emerse dalle cittadine, dai cittadini e dalle comunità locali durante le diverse edizioni del Bilancio partecipativo, al fine di valorizzare gli spazi pubblici del Villaggio INA e la connessione tra di essi, in coerenza con gli obiettivi e la progressiva realizzazione della Città 30

    Il contesto

    L’area del Villaggio è interessata da diverse trasformazioni in corso e in programma come la realizzazione della linea rossa del tram e del relativo deposito.

    Nel luglio 2023 inoltre il Comune di Bologna ha vinto la candidatura al bando “Dateci spazio”  per realizzare un parco giochi innovativo e inclusivo tra il Giardino dei Pioppi e il Giardino Popieluszko.

    Il Comune di Bologna ha inoltre approvato il documento di indirizzo per la progettazione di Fattibilità Tecnica ed Economica della trasformazione degli spazi pubblici del Villaggio.

    In questo quadro il laboratorio si propone di mettere in sinergia e armonia queste diverse progettualità che riguardano lo stesso territorio. L’obiettivo è arrivare a un progetto condiviso che metta al centro la tematica della sostenibilità e dell’inclusività in tutte le loro sfumature.

    Il percorso

    Il percorso si svolgerà nei primi mesi del 2024 con l’obiettivo di coinvolgere le reti di comunità attive nella zona, la cittadinanza, la Biblioteca Borgo Panigale, le scuole del territorio e le consulte attive sui temi dell’infanzia e dell'accessibilità. 

    Il percorso prevede queste fasi: 

    • informazione e coinvolgimento -  gennaio/febbraio 2024 
      Il primo appuntamento che darà avvio al percorso sarà una commissione di Quartiere in programma lunedì 29 gennaio 2024 alle ore 20.30 presso la Sala “Loris Ropa” in via Marco Emilio Lepido, 25/2.
      Durante l’incontro, si presenterà un quadro complessivo delle trasformazioni dello spazio pubblico previste sull’area, del percorso e dei prossimi passi. Sarà presente l’Assessora alla mobilità Valentina Orioli. 
      » Scarica il volantino
      » Scarica la presentazione 
    • ascolto del territorio -  febbraio/marzo 2024
      In questa fase sono previste diverse attività di ascolto del territorio per raccogliere ulteriori istanze riguardo la riconfigurazione degli spazi pubblici, come momenti laboratoriali, punti d’ascolto sull’area, interviste e un questionario. 
      » Compila il questionario entro il 15 marzo
      » Calendario dei punti di ascolto e informazione, compilazione assistita del questionario
      - giovedì 7 marzo, h 14.00 - 17.00 - Biblioteca Borgo Panigale
      - martedì 12 marzo, h 14.00 - 16.30 - Scuola secondaria Volta
      - martedì 12 marzo, h 17.00 - 19.00 - Giardino Popieluszko
    • restituzione - maggio 2024
      Il percorso si concluderà con la presentazione e diffusione del progetto esito del percorso. 

    Per maggiori informazioni: 

  • TIMES - Technology and Innovation for Maps of Emergency Social resilience

    Da febbraio 2024 è iniziato il progetto TIMES - Technology and Innovation for Maps of Emergency Social resilience, di cui la Fondazione è partner assieme al Comune di Cesena e ANCI Emilia Romagna. 

    Attraverso questo progetto si intende lavorare su nuove metodologie e strumenti che facilitino e rendano più organizzate le risposte civiche e degli attori di volontariato in caso di emergenze, che migliorino il raccordo tra volontariato e sistema Protezione Civile lavorando sulla preparazione civica agli eventi estremi.

    Più precisamente, il progetto intende perseguire i seguenti obiettivi specifici:

    • Definire strategie di risposta alle emergenze che colmino il divario percepito e concreto tra popolazione, volontari/ie, soccorritori/trici e autorità, riducendo il divario tra pratiche formali e informali durante un evento di crisi
    • Identificare strutture e dinamiche sociali per costruire una comunità capace di minimizzare gli effetti psicosociali di una crisi
    • Sviluppare strumenti digitali come interfaccia inclusiva ed efficace per coinvolgere i movimenti spontanei di volontari durante le emergenze, diminuendo il divario tra istituzione e cittadinanza.  

    TIMES avrà una durata di 15 mesi (febbraio 2024 - aprile 2025) al termine dei quali sarà stato possibile ottenere i seguenti risultati:

    • Impostare una base di conoscenze sulle dinamiche di resilienza sociale a livello cittadino durante l'evento di crisi
    • Aggiornare il Piano di Protezione Civile di Cesena con una sezione dedicata agli scenari e con una mappa ragionata delle risorse della comunità
    • Definire strategie e gli strumenti digitali di risposta all’emergenza che colmino il divario percepito e concreto tra popolazione, volontari, soccorritori e autorità
    • Modellare un approccio trasferibile ad altri comuni a livello regionale.

    Scheda progettuale

    Programma: HORIZON-WIDERA-2022-ERA-01-32 - An experimentation space for the uptake and use of R&I results for EU resilience and future preparedness
    Grant Agreement: 101094455
    Capofila: COMUNE DI CESENA
    Ruolo della Fondazione: partner di progetto
    Budget della Fondazione: € 40.000,00
    Durata: 15 mesi a partire da febbraio 2024
    Sito web: in costruzione

  • SPINE - Smart Public transport Initiative for climate Neutral cities in Europe

    Il progetto europeo SPINE - Smart Public transport Initiative for climate Neutral cities in Europe, di cui la Fondazione è ente affiliato del Comune di Bologna insieme ad altri 38 beneficiari, comprese 11 città europee tra cui Bologna, si inserisce nella Missione UE 100 Città Neutrali climaticamente e Smart entro il 2030 e mira ad accelerare il progresso verso la neutralità climatica migliorando l’offerta generale del trasporto pubblico, al fine di renderlo più accessibile, inclusivo, attrattivo ed in linea con i bisogni anche economici e le aspettative degli utenti. 

    Il progetto, che ha una durata di 48 mesi, prevede la realizzazione di Living Labs in 4 città pilota: Bologna, Anversa, Tallinne Las Palmas dove si svolgono attività di co-creazione che coinvolgono un’ampia gamma di stakeholder per promuovere l’intermodalità del trasporto pubblico sulla base dei bisogni e delle esigenze degli utenti. 

    La Fondazione è coinvolta nella mappatura degli stakeholder nonché nella progettazione, organizzazione e realizzazione dei laboratori partecipativi di co-design con i cittadini e gli altri attori rilevanti in 3 hub multimodali della mobilità di Bologna, siti in Mazzini, Corticellae Casteldebole.


    Scheda progettuale

    Programma: HORIZON-MISS-2021-CIT-02-02 Unleashing the innovation potential of public transport as backbone of urban mobility
    Grant Agreement: 101096664
    Capofila: INLECOM INNOVATION ASTIKI MI KERDOSKOPIKI ETAIREIA
    Ruolo della Fondazione: ente affiliato del Comune di Bologna
    Budget della Fondazione: €80.000,00
    Durata: 48 mesi, da gennaio 2023 (la Fondazione da dicembre 2023)
    Sito web: https://www.spine-project.eu/

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