• Futuro prossimo

    Futuro prossimoè un progetto promosso dalla Fondazione per l'Innovazione Urbana in collaborazione con il Comune di Bologna e l'Istituzione Biblioteche, che ha chiamato giovani e studenti universitari a dare il loro contributo alla creazione di attività di prossimità, intesa come cura delle relazioni e attenzione allo sviluppo del capitale sociale e umano, di coinvolgimento e di attivazione culturale degli abitanti dei quartieri, di sperimentazione di servizi e di nuove forme di presidio sociale e civico nei quartieri e nelle biblioteche di Bologna.

    Attraverso un bando, l'obiettivo è stato creare spazi di sperimentazione dove trovare risposte nuove e collettive alle sfide urbane e suggerire visioni e pratiche che concorrano alla trasformazione del modo in cui si vive e ci si prende cura della città,  incoraggiando la creatività degli studenti universitari che vivono e abitano la città e stimolando un nuovo protagonismo civico studentesco.

    Una prima edizione del bando si è svolta tra la fine del 2018 e il 2019 e ha selezionato, tra le 86 proposte recevute, 10 progetti tra eventi culturali, laboratori creativi, incontri, corsi formativi, azioni innovative e collaborative, servizi, percorsi di coprogettazione di eventi con la cittadinanza, che si sono realizzati nei quartieri di Bologna in rapporto con le biblioteche di prossimità.

    I destinatari del bando sono stati gli oltre 86.000 studenti universitari (47,2% dei quali provenienti da fuori regione e 6.331 dei quali studenti internazionali) riuniti in associazioni, gruppi di associazioni e/o gruppi informali rappresentati da almeno uno studente universitario regolarmente iscritto all’Università di Bologna.

    Al fine di favorire sinergie con alcune progettualità del Comune di Bologna e della Fondazione per l’Innovazione Urbana e in collaborazione con l’Istituzione Biblioteche, alcune biblioteche di prossimità e le loro aree circostanti sono state individuate come luoghi prioritari di intervento della prima edizione del bando:

    • Quartiere Borgo Panigale - Reno: Villaggio INA-Borgo Panigale Centro e la Biblioteca Borgo Panigale
    • Quartiere Navile: Pescarola e la Biblioteca Lame - Cesare Malservisi
    • Quartiere Porto - Saragozza: Quadrilatero-Scalo-Malvasia e la Biblioteca Jorge Luis Borges
    • Quartiere San Donato - San Vitale: Pilastro e la Biblioteca Luigi Spina
    • Quartiere Santo Stefano: San Mamolo e la Biblioteca Cabral
    • Quartiere Savena: Arno-Lombardia-Abba-Portazza e la Biblioteca Natalia Ginzburg

    Tempi:

    • Pubblicazione bando: 29 novembre 2018 - 30 gennaio 2019
    • Termine per presentare le proposte: 30 gennaio 2019
    • Selezione delle proposte: entro il 20 febbraio 2019
    • Coprogettazione delle proposte: febbraio - giugno 2019
    • Realizzazione delle attività nei quartieri: giugno - dicembre 2019

    Futuro prossimo è stato finanziato attraverso il premio Engaged Cities, ricevuto dalla città di Bologna nel 2018.
    Per maggiori informazioni: 

     

  • Agenda Metropolitana per lo Sviluppo Sostenibile

    Il contesto internazionale e nazionale
    Durante il vertice dell’ONU sullo sviluppo sostenibile, che si è tenuto a New York il 25 settembre 2015, più di 150 capi di Stato e di Governo hanno approvato l’Agenda per lo Sviluppo Sostenibile 2030: un programma d’azione che contiene 17 obiettivi per uno sviluppo sostenibile globale da raggiungere entro il 2030. Lo scopo di questa sfida è coinvolgere le comunità di tutto il mondo nel gettare le basi per migliorare la vita del pianeta e dei suoi abitanti.

    L’8 giugno 2017, in occasione del G7 Ambiente che si è tenuto a Bologna, i Sindaci delle Città metropolitane italiane hanno sottoscritto la Carta di Bologna per l’Ambiente. Le città metropolitane per lo sviluppo sostenibile, che individua 8 temi ambientali su cui lavorare a scala metropolitana:

    1. uso sostenibile del suolo;
    2. economia circolare;
    3. adattamento ai cambiamenti climatici e riduzione del rischio;
    4. transizione energetica;
    5. qualità dell’aria;
    6. qualità delle acque;
    7. ecosistemi, verde urbano e tutela della biodiversità;
    8. mobilità sostenibile.

    La Città metropolitana di Bologna
    Per mettere in atto gli impegni presi sottoscrivendo la Carta di Bologna, la Città metropolitana di Bologna ha scritto, supportata dal Comune di Bologna e dall'Università di Bologna, il documento dell’Agenda Metropolitana per lo Sviluppo Sostenibile, che declina sul proprio territorio gli 8 temi individuati dalla Carta.

    Con 1 milione di abitanti e un territorio vulnerabile agli eventi meteorologici, alle ondate di calore e alle alluvioni, l’obiettivo della Città metropolitana di Bologna è di costruire sempre più un territorio resiliente e salutare, dove siano ridotti i rischi per le persone e l’ambiente e mantenere quell’attrattività e competitività che si è guadagnato negli anni.

    Con l’Agenda Metropolitana per lo Sviluppo Sostenibile, si intende quindi monitorare progressivamente i passi verso la realizzazione degli obiettivi individuati dalla Carta e orientare le politiche dell’ente.

    Relativamente alle azioni in corso, sono state inserite nel documento quelle derivanti da una prima analisi condotta fra i principali attori (pubblici e/o privati) del territorio. Si tratta di una sezione aperta che è stata implementata a seguito della fase di consultazione condotta dalla Fondazione per l'Innovazione Urbana, avviata il 15 marzo 2019 con la pubblicazione dell’Agenda sulla pagina web dedicata e di un modulo oline da compilare. La consultazione è proseguita fino al 28 giugno 2019. In questa fase i soggetti del territorio (imprese, associazioni, cittadini, ecc.) hanno collaborato alla definizione del documento indicando le azioni e i progetti di cui erano promotori o a conoscenza. 
    Relativamente alle azioni di medio periodo, sono state individuate quelle che la Città metropolitana e il Comune di Bologna porteranno avanti nei prossimi tre/cinque anni. 

    Per maggiori informazioni:
    www.cittametropolitana.bo.it/agendasvilupposostenibile

  • Tram Bologna

    Percorso di informazione e coinvolgimento a supporto della realizzazione della linea tranviaria

    Per accompagnare la realizzazione della linea tranviaria, il Comune di Bologna e la Fondazione per l'Innovazione Urbana promuovono un percorso informativo e di analisi delle criticità legate ai futuri interventi, con il coinvolgimento attivo della cittadinanza nella fase di progettazione. 

    Gli obiettivi specifici sono riassumibili in:

    • comunicare le fasi del progetto del tram fin dal progetto di fattibilità tecnica ed economica
    • attivare percorsi di ricerca sugli impatti e comunicazione su alcuni nodi progettuali
    • attivare azioni di prossimità per favorire lo scambio di informazioni, la raccolta di dati e l’attivazione di un dialogo tra amministrazione e cittadinanza
    • supportare la progettazione dell’amministrazione 

    Il percorso nel 2019

    Il percorso è stato avviato a marzo 2019 e si è sviluppato per tutto l'anno attraverso una serie di attività di informazione e comunicazione, attività di ricerca, attività di ascolto e coinvolgimento dei cittadini, azioni di prossimitàper accompagnare la progettazione della prima linea tranviaria, la Linea Rossa. 

    In particolare, nel 2019 la Fondazione ha coinvolto attivamente più di 3.000 cittadini, attraverso oltre 100 tra incontri pubblici e momenti di confronto, e 2 questionari aperti a tutti. L’obiettivo è stato quello di informare nella maniera più trasparente possibile sulle motivazioni e lo sviluppo del più ampio progetto per la realizzazione della nuova rete tranviaria per Bologna, ma anche di ascoltare dubbi, perplessità, criticità percepite e proposte da parte dei cittadini, associazioni, enti e portatori di interesse, con l’obiettivo di implementare e migliorare la proposta progettuale preliminare. Fra le attività realizzate: spazi informativi e di ascolto diffusi capillarmente sul territorio, incontri pubblici, partecipazione a feste di quartiere e incursioni, commissioni di quartiere, incontri con stakeholders, questionari.  

    Con la finalità di analizzare gli impatti complessivi di interventi comparabili al progetto in corso di realizzazione, la Fondazione ha inoltre affidato all’Università degli studi di Bologna, l’incarico di sviluppare uno Studio di benchmarking e di definizione di indicatori per l’analisi di impatto della linea tranviaria. Il lavoro si è posto l’obiettivo di indagare ed esaminare l’impatto comportamentale, sociale, ambientale ed economico della realizzazione di una o più linee tranviarie in diversi scenari urbani italiani ed europei, per fornire un sistema comprensivo di indicatori necessari per valutarne l’impatto.

    Il percorso nel 2020

    Nel 2020 la Fondazione ha proseguito il suo impegno rimodulando le attività inizialmente pianificate in modo che fossero compatibili con l'emergenza sanitaria Covid-19 e riuscissero comunque a garantire una costante informazione di prossimità
    A tal fine in sostituzione dei punti informativi che erano stati già attivati nei quartieri durante il 2019, è stato attivato uno sportello informativo digitale. Parallelamente, sono state sviluppate delle campagne di comunicazione e informazione sui canali social della Fondazione (#iosonoiltram e #intramperilmondo). 

    Tra novembre e dicembre è stato inoltre organizzato un ciclo di 8 incontri online di zona rivolti agli abitanti e alle realtà diffuse lungo l’asse di attraversamento della Linea Rossa, dedicati all’informazione e alla diffusione del Progetto Definitivo. Gli incontri si sono svolti in modalità digitale e hanno visto la partecipazione di centinaia di cittadini: oltre 800 sono state le richieste di partecipazione.

    Il percorso nel 2021 

    Nel 2021 la Fondazione ha ampliato il suo impegno al primo tratto della Linea Verde, la seconda linea tranviaria di cui è stata avviata la progettazione prevista dal PUMS (Piano Urbano della Mobilità Sostenibile) che andrà a collegare il centro di Bologna con la zona nord della città, in direzione di Corticella e di Castel Maggiore.
    In particolare, sono state sviluppate attività di informazione, disseminazione e di ascolto della cittadinanza e dei portatori di interesse relativamente allo sviluppo dei progetti. A tal fine, fra febbraio e marzo si sono svolti 3 incontri online per le zone interessate dal passaggio della nuova linea: zona Centro storico/Bolognina, zona Croce Coperta, zona Corticella. Questi incontri hanno permesso di raggiungere circa 300 cittadini e cittadine.

    Il percorso nel 2022

    Nel corso del 2022 sono proseguiti alcuni incontri di informazione, coinvolgimento ed ascolto sul Progetto di Fattibilità Tecnica ed Economica (PFTE) della Linea Verde, rivolti agli abitanti e alle realtà presenti lungo il tracciato della linea. Ad aprile sono state sviluppate attività specifiche: incontri pubblici online, punti informativi nei luoghi informali dal valore aggregativo e di socialità - come biblioteche, case di quartiere, centri commerciali e parchi - e sono stati distribuiti 20.000 volantini con l’obiettivo di raggiungere un maggiore numero di cittadini.
    Tale strategia ha portato alla partecipazione diretta, online o in presenza, di oltre 250 cittadini e cittadini, che hanno quindi avuto modo di contribuire in prima persona allo sviluppo della proposta progettuale.

    Il percorso nel 2023

    Nel 2023 prosegue l’impegno della nostra Fondazione nel supportare il Comune nell’avvio della fase di cantierizzazione. I primi cantieri della Linea Rossa sono partiti infatti a fine aprile 2023. 


    Per maggiori informazioni: 
    » Visita il sito trambologna.it
    » Iscriviti alla newsletter dedicata ai cantieri

  • HousINgBo

    Il progetto HousINgBO. Laboratorio permanente sulla condizione abitativa studentesca a Bologna è promosso da Comune di Bologna e Università di Bologna e coordinato dalla Fondazione per l’Innovazione Urbana, vede la collaborazione di Acer Bologna, ER.GO Azienda Regionale per il Diritto agli Studi Superiori e il contributo della Fondazione del Monte di Bologna e Ravenna e della Regione Emilia-Romagna.

    Il progetto è stato avviato nel 2019 con l’obiettivo di migliorare la condizione abitativa degli studenti universitari bolognesi alla luce delle recenti trasformazioni delle dinamiche dell’abitare in città. La crescente attrattività dell’Università verso gli studenti nazionali e internazionali e la crescita del mercato immobiliare orientato al settore turistico, negli ultimi anni hanno reso infatti l’offerta di soluzioni abitative ancor più critica di fronte a una domanda in continua crescita da parte della componente studentesca.

    Per far fronte a queste criticità il progetto HousINgBO ha individuato cinque principali assi di intervento:

    1. Indagine conoscitiva, con metodologie qualitative e quantitative al fine di creare un patrimonio conoscitivo inedito e una mappatura del fenomeno
    2. Incremento della disponibilità di alloggi per garantire il diritto allo studio degli studenti meritevoli e meno abbienti
    3. Realizzazione di un percorso partecipativo per il riequilibrio del mercato degli affitti, la promozione del canone concordato e investimenti pubblico-privati nell’edilizia studentesca
    4. Regolamentazione delle piattaforme turistiche per la locazione di breve periodo;
    5. Promozione e valorizzazione della cittadinanza studentesca

    Con il verificarsi della pandemia da Covid-19 a inizio 2020, il progetto si è ridefinito per rispondere alle nuove dinamiche e criticità in corso.
    Il progetto si è focalizzato in particolare sull’analisi del fenomeno pandemico in relazione alle diverse dimensioni della vita studentesca, attraverso la somministrazione del questionario “Vivere e studiare ai tempi del Covid-19”, compilato da circa 16.000 studenti. Il questionario ha indagato svariati aspetti della vita degli studenti durante la fase più critica dell’emergenza e del lockdown, dalla condizione abitativa a quella lavorativa, le prospettive attese dagli studenti e il loro grado di soddisfazione rispetto alle misure emergenziali messe in campo. Nell’ambito del progetto, inoltre, è stata condotta una ricerca qualitativa riguardo la vita negli studentati durante il lockdown.

    In linea con gli obiettivi di HousINgBO, inoltre, Comune e Università di Bologna hanno dato vita a un Protocollo d’intesa, sottoscritto anche dalla nostra Fondazione, per realizzare misure straordinarie a sostegno delle politiche abitative e rispondere alle nuove criticità determinate dall’emergenza Covid-19. 

    Nell’ambito del Protocollo, a giugno 2020 è stato approvato un primo avviso pubblico per erogare contributi ai proprietari immobiliari che scegliessero di affittare a canone concordato agli studenti universitari. A novembre 2020 è seguita una seconda misura a sostegno della locazione breve per offrire ospitalità a tariffe agevolate per studenti fuori sede che abbiano un Isee pari o inferiore a 35 mila euro nelle strutture ricettive alberghiere ed extralberghiere della città.
    La nostra Fondazione supporta e promuove la misura facilitando l’incontro tra domanda e offerta attraverso il portale Housingbo.it.

    Nel corso del 2021 la nostra Fondazione per l’Innovazione Urbana prosegue il suo impegno della promozione del progetto e nello sviluppo e sperimentazione di servizi innovativi di prossimità destinati agli studenti per far fronte alla situazione emergenziale. 

    Il progetto coinvolge in tutte le sue articolazioni la comunità studentesca e tutti gli attori della città attivi sul tema degli alloggi per studenti - Regione Emilia-Romagna, ER.GO, Città Metropolitana di Bologna e Acer - in un lavoro di approfondimento che mira a portare proposte concrete per migliorare la condizione abitativa dei fuorisede.

    Loghi HousingBO

  • Raccordi in teatro

    Dal 20 giugno al 16 settembre 2019 è stato aperto il Concorso di idee internazionale “R-Accordi in Teatro” che ha avuto l'obiettivo di acquisire la migliore proposta ideativa per il rinnovo dell’edificio del Teatro Comunale di Bologna che si trova lungo via del Guasto e del contesto urbano in cui è inserito, attraverso un intervento da 2 milioni e 280.000 euro.

    Il Concorso è stato promosso dal Comune di Bologna, in collaborazione con Fondazione Teatro Comunale, Fondazione per l’Innovazione Urbana, Fondazione Rusconi e Ordine degli Architetti di Bolognae si è svolto online attraverso la piattaforma dell’Ordine Architetti di Bologna

    Concorso R-Accordi in Teatro ha avuto l'obiettivo di ridefinire il rapporto del teatro con la zona universitaria intorno a via Zamboni, dalle Due Torri fino a Porta San Donato, in continuità con i bisogni, le potenzialità e le criticità dell’area emersi dalle esperienze laboratoriali realizzate nel 2017-2018 nell’ambito del progetto europeo ROCK (Regeneration and Optimization of Cultural heritage in Knowledge and creative cities). Tra le richieste emerse, quella di migliorare il funzionamento del teatro, inserendo nuove funzioni per migliorarne l’accessibilità - soprattutto per le persone con ridotta capacità motoria - di ampliare gli spazi destinati al personale del teatro e ai servizi per lo spettacolo e di ripensare gli spazi pubblici interni ed esterni all’edificio, per attivare nuove relazioni con il contesto fisico e sociale di via del Guasto, di Largo Respighi e dell’intera zona universitaria. 

    Tra le 15 proposte ricevute, la Commissione giudicatrice nominata dal Comune di Bologna ne ha selezionate cinque (i primi tre classificati e due menzioni) che più di tutti sono stati in grado di ispirarsi a un’idea di Teatro Contemporaneo, in un’ottica di maggior apertura verso la città, di rispettare le esigenze di tutela e conservazione dell’edificio storico, di creare un impatto positivo sull’ambiente in termini di ecosostenibilità e di contribuire, in generale, al miglioramento della vivibilità della Zona Universitaria.
    Al primo classificato, Luigi Orioli, è stato riconosciuto un premio di 12.000 euro, al secondo di 10.000 e al terzo di 8.000.

    I progetti selezionati sono stati presentati alla città a novembre 2019 nel corso di un evento pubblico. Ai progetti è stata dedicata inoltre un'esposizione temporanea allestita lungo via del Guasto. 

    Il concorso è stato finanziato nell’ambito del Patto per Bologna metropolitana - Fondo per lo sviluppo e la coesione 2014-2020.

    Il bando, la relativa documentazione e tutte le informazioni sono disponibili online sul sito: www.concorsiarchibo.eu/teatro-comunale-bologna.

  • Biciplan

    Il progetto “Biciplan” è stato promosso in coerenza con le linee programmatiche del mandato 2012/16 e il Piano Generale di Sviluppo 2012/15 che riconducevano al tema "Una svolta ecologica per Bologna", le iniziative per promuovere l'uso della bicicletta.
    L'obiettivo del progetto era di definire e realizzare strategie e azioni di diverso livello e fra loro integrate sul tema della ciclabilità cittadina.
    Lo sviluppo del progetto è stato affidato alla Fondazione per l'Innovazione Urbana (allora Urban Center Bologna) con Delibera P.G. n. 193894/2014 e con determina PG.N. 329511/2014.
    Urban Center Bologna è stato impegnato nel coordinamento delle azioni per la redazione del Biciplan, un programma di azioni per la promozione della ciclabilità che contempli anche un progetto di gerarchizzazione della rete ciclabile e la sua riconoscibilità, nonché scelte relative all'ampliamento futuro di medio termine, anche in chiave metropolitana e in relazione con il piano della mobilità ciclistica provinciale e il piano generale del traffico urbano comunale.

    Nel corso del 2015 Urban Center ha indetto la Procedura aperta per l’affidamento dei servizi di supporto per la redazione del “BICIPLAN” – Piano della Mobilità ciclistica urbana di Bologna.
    La gara è stata aperta dal 26 giugno al 29 luglio 2015, i soggetti ammessi sono stati 12 e l'aggiudicazione è stata data al gruppo risultato primo classificato: POLINOMIA SRL , ARCH. MATTEO DONDÈ.

    Nel corso del 2016 Urban Center ha dato avvio alla fase operativa del progetto sviluppando insieme al gruppo di lavoro selezionato un percorso di ascolto di ciclisti della città e cittadini interessati. Il percorso ha previsto nei primi mesi del 2016:

    • un evento di lancio che si è tenuto il 4 aprile 2016 in Auditorium Enzo Biagi di Salaborsa in cui sono stati presentati i contenuti generali del lavoro di redazione del Biciplan, l’organizzazione operativa del processo e il calendario delle attività della prima fase;
    • il laboratorio di progettazione partecipata Biciclab che si è svolto nel corso di 8 incontri e che ha visto i partecipanti confrontarsi sulle principali tematiche della ciclabilità bolognese: sicurezza, economia della bici, scuole, cicloturismo, mobilità sociale, la bicicletta sportiva, la bicicletta come strumento di prevenzione e cura, ecc.;
    • una serie di incontri in tutti i quartieri della città in cui sono state analizzate zona per zona criticità e proposte;
    • l'attivazione e lo svolgimento delle attività di un tavolo di coordinamento che ha visto coinvolti oltre ai diversi settori del Comune anche Città Metropolitana e altri enti interessati.

    Il gruppo di lavoro ha inoltre svolto l'attività più squisitamente tecnica a partire dalle analisi dei dati a disposizione.
    Urban Center, di concerto con il gruppo di lavoro, ha inoltre coordinato tutte le attività di comunicazione del percorso.  
    Il progetto è stato realizzato con il Comune di Bologna, Settore Mobilità Sostenibile, che ne ha curato il coordinamento tecnico.

    A partire dal secondo semestre del 2016 l’attività è stata prevalentemente rivolta alla costruzione dei documenti tecnici e al coordinamento delle attività con gli uffici interni, fino alla redazione definitiva dei documenti, frutto dell’interlocuzione con l’Amministrazione e del confronto con i Comuni contermini della Città Metropolitana, a conclusione dell’incarico affidato.
    Tali documenti sono stati integrati con gli strumenti di programmazione generali della mobilità, PUMS e PGTU, in modo da garantire la necessaria coerenza tra i diversi aspetti della mobilità e consentendo di affinare e aggiornare le indicazioni contenute nel Biciplan.

    il Biciplan di Bologna è stato adottato quale uno dei documenti del Piano Urbano della Mobilità Sostenibile di Bologna il 27 novembre 2018 dal sindaco metropolitano Virginio Merola
    > Scarica il Biciplan dal sito del PUMS di Bologna


  • Piano Urbanistico Generale

    VERSO IL NUOVO PIANO URBANISTICO GENERALE 

    Il Piano Urbanistico Generale di Bologna è uno strumento normativo che individua le linee strategiche di trasformazione della città sul lungo periodo.

    Dal 2018, il Comune di Bologna ha avviato i lavori per revisionare il Piano allora in uso, definire obiettivi e priorità per migliorare la qualità della città e individuare nuovi indirizzi per le trasformazioni del territorio, quartiere per quartiere.

    Il nuovo Piano è stato proposto dalla Giunta del Comune di Bologna alla città a febbraio 2020 e, attraverso diverse fasi di consultazione della cittadinanza e tavoli tecnici, è stato integrato e modificato fino alla sua versione definitiva che è stata adottata dal Consiglio del Comune di Bologna il 7 dicembre 2020. Il nuovo Piano è stato approvato il 26 luglio 2021 e dal 29 settembre 2021 è entrato in vigore. 

    IL PERCORSO DI INFORMAZIONE E COINVOLGIMENTO

    La Fondazione per l'Innovazione Urbana ha accompagnato il percorso di revisione e approvazione del piano, attraverso un processo di ascolto e coinvolgimento dei cittadini
    Le indicazioni raccolte nell'ambito degli strumenti e delle azioni previste dai Laboratori di Quartiere e attraverso altre modalità di consultazione della città sono andate ad arricchire e integrare le decisioni più tecniche nella proposta di Piano Urbanistico Generale, assunta dalla Giunta a febbraio 2020. 
    Sul lungo termine, l’obiettivo è stato quello di sviluppare una modalità di ascolto strutturata nel tempo attraverso la quale periodicamente validare, arricchire e implementare le strategie locali descritte all’interno del Piano. Lo strumento è infatti pensato per essere aggiornato nel corso del tempo.

    > Il percorso nel 2019

    Il percorso nel 2020

    Nel 2020, a seguito della presentazione da parte dell'Amministrazione della proposta di Piano (18 febbraio), la Fondazione è stata impegnata in un lavoro di divulgazione dei contenuti del Piano e di confronto sulle strategie del Piano a livello territoriale attraverso modalità perlopiù digitali, compatibili con l'emergenza Covid. 

    In particolare, il percorso si è articolato in momenti di presentazione pubblica e approfondimenti sul Piano (ad es. video e altre attività di divulgazione digitale); momenti di interazione e confronto per raccogliere ulteriori riflessioni e contributi per la proposta di Piano, sia rispetto ai principali temi, che rispetto alle strategie a livello locale delle diverse zone della città (ad es. canali di interazione digitale, incontri a distanza, ecc.). 

    Il primo momento di condivisione dei contenuti del piano è consistito nella diffusione del video di presentazione realizzato dalla Vicesindaca del Comune di Bologna, Valentina Orioli

    A seguire, abbiamo avviato una campagna di comunicazione sui nostri canali social per divulgare i principali contenuti del Piano. 

    Dal 14 maggio abbiamo ripreso il percorso avviato nel 2019 dedicato a coinvolgere rappresentanti e portatori d’interesse della città. Si sono svolti 3 laboratori tematici digitali ad invito, per presentare e approfondire i tre obiettivi strategici che caratterizzano le scelte di Piano: Abitabilità e Inclusione, Resilienza e Ambiente, Attrattività e Lavoro.

    A seguire, è ripreso anche il percorso rivolto a tutti i cittadini e le cittadine, in continuità con i Laboratori di Quartiere del 2019 che li hanno visti protagonisti di confronti e scambi.
    Dall'8 al 24 giugno si sono svolti 24 incontri pubblici in digitale che, zona per zona, hanno avuto l’obiettivo di raccontare le strategie a livello locale del Piano Urbanistico Generale di Bologna, aprendo il confronto con i partecipanti. 

    Parallelamente, abbiamo aperto uno spazio web - il Quaderno degli attori del Piano Urbanistico Generale - dove tutti i cittadini, le cittadine e le realtà interessate (associazioni, comitati, gruppi informali), dal 29 aprile al 24 luglio 2020 hanno potuto inviare il proprio contributo per arricchire il confronto sui temi del Piano.
    I contributi pervenuti sono stati presi in carico e analizzati ed è possibile consultarli in questa pagina

    Per tutti gli approfondimenti sul nuovo Piano si veda il sito dedicato

  • Social Borgo

    La Fondazione per l’Innovazione Urbana e Immobiliare Grande Distribuzione (IGD) hanno promosso Social Borgo. Verso un centro commerciale partecipato, un progetto innovativo e unico a livello nazionale che ha l’obiettivo di valorizzare il ruolo civico del Centro Borgo all’interno del territorio urbano e di quartiere.

    Il Centro Borgo, oltre ad essere il più importante centro commerciale del quartiere Borgo Panigale-Reno, rappresenta, se osservato da una prospettiva non solo commerciale, uno spazio che vede una progressiva transizione dallo stereotipo di “non luogo” a luogo di incontro, convivialità e relazione con modalità di frequentazione che vanno oltre le sue tradizionali funzioni, capace di proiettare effetti positivi sul territorio circostante.

    Spazi e luoghi di socialità rappresentano alcuni dei bisogni che la Fondazione per l’Innovazione Urbana in questi anni ha rilevato in quest’area della città (in particolar modo nelle aree statistiche denominate Villaggio INA e Borgo centro). Se si considera, inoltre, la scarsità di spazi di aggregazione pubblici che interessa l’area, negli spazi messi a disposizione all’interno del Centro Borgo si potrebbero sperimentare inediti modelli di incontro, interazione e relazione, andando ad aumentare sia il capitale che la coesione sociale, in sinergia con Quartiere e Comune.

    A trent’anni dalla sua nascita e in continuità con i percorsi partecipativi e collaborativi già realizzati in quest’area, il Centro Borgo, il primo centro commerciale di Bologna, ha voluto quindi valorizzarsi come spazio pubblico attivando un processo con diversi obiettivi e fasi.

    Gli obiettivi del progetto

    Il progetto Social Borgo ha avuto gli obiettivi di:

    • co-progettare iniziative negli spazi comuni del Centro, per trasformarli in veri e propri “spazi civici” a disposizione di cittadini, associazioni, gruppi formali e informali del territorio;
    • supportare la socialità e l’aggregazione tra gli attori della comunità del centro commerciale;
    • attivare iniziative da realizzare negli spazi che promuovano l’inter-generazionalità e l’interculturalità, la sostenibilità ambientale e le varie espressioni di economia circolare;
    • condividere iniziative culturali di vario genere da supportare.

    Il percorso ha previsto diverse fasi

    da luglio a ottobre 2019 - Informazione e ascolto
    Una prima fase ha previsto un’attività di osservazione delle attività e dei flussi all'interno del centro con incontri, interviste, colloqui informali con operatori, frequentatori e realtà della zona. Questa fase ha avuto l’obiettivo di definire al meglio il progetto allineando le diverse aspettative e i punti di vista per definire una strategia condivisa. Questa fase si è conclusa con una conferenza stampa che si è svolta l’8 novembre, che ha reso pubblico il progetto.

    novembre 2019 - Condivisione delle priorità e definizione delle proposte
    Si è svolto un'incontro pubblico per far emergere e identificare idee e proposte da realizzare all’interno del Centro Borgo. 
    L’incontro pubblico si è svolto lunedì 25 novembre alle ore 18 presso il Centro Borgo. 
    Maggiori informazioni
    È stato inoltre possibile inviare la propria proposta anche online, compilando questo modulo.

    Dopo una prima analisi di fattibilità delle proposte, sono stati attivati alcuni gruppi di lavoro con i cittadini coinvolti.

    da gennaio a febbraio 2020 - Co-progettazione e prototipazione delle attività
    Si sono svolti degli incontri per definire le modalità operative per realizzare le attività proposte.

    da marzo 2020le attività del progetto hanno subito una interruzione a causa dell'emergenza sanitaria Covid 19. 

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