• Utopie Reali

    Utopie Reali è una iniziativa promossa e realizzata a settembre 2021 dalla Fondazione per l'Innovazione Urbana e SOS - School Of Sustainability di Mario Cucinella nell'ambito del Laboratorio Aperto della città di Bologna (Programma Operativo Regionale FESR Fondo europeo sviluppo regionale 2014-2020 Asse 6 “Città attrattive e partecipate”), con la collaborazione e il patrocinio di Comune di Bologna, dell’Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, dell’Ordine degli Architetti, Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori di Bologna e dell’Ordine degli Ingegneri della Provincia di Bologna.

    Coerentemente con la riflessione sviluppata sulla Città della Conoscenza e che guarda alle trasformazioni urbane future del quadrante nord-ovest di Bologna, il progetto Utopie Reali ha avuto l'obiettivo di costruire uno scenario e una visione condivisi su sei aree strategiche della città: Bolognina, Lungo Reno, Lungo Navile, Lazzaretto, Prati di Caprara e Ravone, Borgo Panigale

    Il progetto ha coinvolto le comunità attive nei territori e oltre 60 tra studenti universitari, professionisti ed esperti dei diversi temi legati alla rigenerazione urbana che hanno messo a disposizione le proprie competenze e hanno partecipato a laboratori, workshop, lezioni e passeggiate esplorative con l’obiettivo di riflettere insieme sulla rigenerazione di spazi pubblici, parchi, giardini, piazze e aree in trasformazione nei quartieri Navile, Porto Saragozza e Borgo Panigale-Reno, per aumentarne la bellezza e la vivibilità.

    Il primo appuntamento è stato un laboratorio con le comunità (14 settembre 2021), in cui gli studenti, divisi in 6 gruppi e guidati da un facilitatore e da un gruppo di tutor formato da professionisti e ricercatori del Dipartimento di Architettura dell’Università di Bologna, hanno fatto emergere bisogni e potenzialità nelle diverse zone e individuato i “luoghi attivatori”: una selezione mirata tra edifici, parchi, giardini, piazze a vocazione pubblica, individuati nelle vision delineate nei diversi ambiti come quei luoghi strategici dai quali innescare il processo di cambiamento.

    Sono seguite sei passeggiate esplorative (dal 17 al 23 settembre 2021) per conoscere meglio le zone, osservare le relazioni e dare così una nuova lettura dei territori.

    Infine, si sono ritrovati per un intero fine settimana (dal 24 al 26 settembre 2021) negli spazi della nostra Fondazione per sviluppare le idee di progetto, alla presenza anche dell’architetto Mario Cucinella che ha visionato i lavori e tenuto una conferenza per gli studenti: “Empatia Creativa”.

    Il workshop finale ha visto anche la presenza di due incontri plenari. Il primo nel Cortile di Palazzo d'Accursio, al quale hanno partecipato Marco Castrignanò, Andrea Boeri, Riccardo Prandini e Alessandra Bonoli di UNIBO, e incentrato sul tema della Rigenerazione urbana, e sull'importanza di utilizzare un approccio multidisciplinare e inclusivo orientato alla sostenibilità. Il secondo, aperto al pubblico, nella piazza coperta di Salaborsa sulle migliori pratiche e le nuove frontiere della rigenerazione urbana. A parlarne Paolo Cresci, leader per lo Sviluppo Sostenibile di Arup in Italia, e Federico Parolotto, Senior Partner MiC Mobility in Chain, che oltre ad illustrare alcune tra le migliori pratiche, hanno mostrato una selezione di progetti realizzati da due tra le più importanti realtà del panorama internazionale nel campo della progettazione architettonica, urbana e della mobilità: ARUP e MiC Mobility in Chain.

    Le proposte progettuali emerse per ciascuno dei 6 ambiti sono state presentate pubblicamente il 12 marzo 2022 in occasione dell'inaugurazione della mostra Utopie Reali @ Bologna Attiva e consegnate all'amministrazione come contributo alla riflessione sul processo delle trasformazioni della città.

    La mostra, che è rimasta visitabile al pubblico fino al 19 marzo 2022, ha avuto l’obiettivo di raccontare a tutta la città il percorso svolto, i suoi contenuti, il metodo e gli esiti, attraverso mappe, foto, infografiche, video e di farlo negli spazi di Bologna Attiva a DumBO, in uno dei luoghi più simbolici e centrali del processo di rigenerazione di quest’area della città.

    Leggi il report del progetto

    Guarda il video racconto del progetto 

  • Officina creativa Bologna

    Il fermento artistico, creativo e culturale è una risorsa fondamentale per attraversare il momento di transizione che stiamo vivendo definendo nuove visioni, strategie e risposte per la nostra città. La presenza di numerosi centri di produzione e programmazione culturale, di ricerca artistica, di un’importante comunità di lavoratori e lavoratrici dell’arte e della cultura rendono Bologna e l'area metropolitana una nuova città culturale particolarmente favorita nell’assumere la scena artistica come interlocutore fondamentale per dare una nuova direzione alle linee di sviluppo cittadino e metropolitano. 

    La Fondazione per l’Innovazione Urbana ha supportato il Comune di Bologna nella costruzione di un percorso policentrico e diffuso di dialogo e collaborazione fra le istituzioni e gli artisti, gli operatori e le realtà culturali cittadine: un’Officina creativaper partecipare attivamente alla cura condivisa della città, definire nuove risposte ai bisogni del settore culturale e alimentare l’immaginazione collettiva necessaria per rispondere alle sfide urbane che saremo chiamati ad affrontare. Uno strumento innovativo attraverso il quale la città possa sperimentare nuovi strumenti e canali permanenti di dialogo e costruzione condivisa delle politiche metropolitane che vedranno protagonisti lavoratori, lavoratrici, realtà e istanze del mondo artistico e culturale.

    La prima fase del percorso, che si è sviluppata lungo il 2022 e l'inizio del 2023, è stata dedicata alla programmazione di spazi e momenti di emersione dei bisogni e messa a sistema delle reti del comparto culturale creativo su scala metropolitana, attraverso la programmazione di incontri aperti al pubblico e momenti laboratoriali. 

    È in questa cornice che si sono svolti i lunedì della cultura: un ciclo di sei incontri pubblici che toccano tutti i quartieri di Bologna e all’interno dei quali il Sindaco Matteo Lepore, la Delegata alla Cultura Elena Di Gioia e il/la Presidente di Quartiere hanno ascoltato le riflessioni delle istituzioni culturali e associazioni locali rispetto alle sfide culturali del territorio. 

    Il programma degli incontri pubblici: 

    • lunedì 7 marzo 2022 ore 20.45 - quartiere Porto-Saragozza
      presso gli spazi di Bologna Attiva a DumBO (via Casarini 19, Bologna)
    • lunedì 4 aprile 2022 ore 19.45 - quartiere Borgo Panigale-Reno
      presso Sala Falcone e Borsellino (via Battindarno 123, Bologna)
    • martedì 24 maggio 2022 ore 20.45 - quartiere Navile
      presso Teatro Centofiori (via Gorki 16, Bologna)
    • lunedì 24 ottobre 2022 ore 20.45 - quartiere Savena
      presso Villa Aldrovandi Mazzacorati (via Toscana 19, Bologna)
    • lunedì 30 gennaio 2023 ore 20.45 - quartiere Santo Stefano
      presso Salaborsa Lab (vicolo Bolognetti 2, Bologna)

    Questa prima fase del percorso ha avuto come esito la strutturazione dei lavori e una programmazione pubblica su questioni urgenti e rilevanti del dibattito culturale italiano e internazionale. 

    Progetto PON METRO 14 - 20 finanziato dal FSE nell’ambito della risposta dell’Unione alla pandemia di COVID-19. 

     

  • Patto di collaborazione LGBTQIA+

    La nostra Fondazione nel corso del 2022 ha supportato il Comune di Bologna nella realizzazione del percorso di co-programmazione e co-progettazione per la definizione del nuovo Patto generale di collaborazione per la promozione e la tutela dei diritti della comunità LGBTQIA+

    Messa in rete di buone pratiche, forme di sostegno logistico, economico, comunicativo e amministrativo, collaborazione nello sviluppo delle politiche di valorizzazione delle differenze e di lotta alle discriminazioni del Comune di Bologna: questi i capisaldi del nuovo Patto che è stato definito insieme alle associazioni aderenti per il mandato amministrativo 2021-2026 nella città di Bologna. 

    Il percorso si è svolto da maggio a settembre 2022

    Il percorso ha previsto una prima fase di co-programmazione per consolidare una rete più efficace ed efficiente nella promozione e tutela dei diritti delle persone e della comunità @LGBTQIA+, per condividere dati e informazioni, aggiornare e integrare i bisogni e definire gli obiettivi generali.

    Questa fase si è aperta con un primo incontro, il 21 maggio 2022, che ha visto gli interventi di Emily Marion Clancy (Vicesindaca con delega alle Pari opportunità e differenze di genere, Diritti LGBT, Contrasto alle discriminazioni, Lotta alla violenza e alla tratta su donne e minori) e Rita Monticelli (Consigliera comunale, delegata del Sindaco ai diritti umani e dialogo interreligioso e culturale) e la video-intervista di Porpora Marcasciano (Consigliera Comunale, Presidente della Commissione Consiliare Parità e Pari Opportunità) ed è stata l’occasione per presentare e condividere obiettivi e fasi del percorso. Si è svolta inoltre, attraverso dei Tavoli di lavoro, una prima attività di confronto relativa alla valutazione sul significato del Patto 2017-2021 e di emersione delle aspettative future da parte delle realtà partecipanti. 

    Il 27 maggio 2022 si è svolto il secondo incontro durante il quale ci si è focalizzati soprattutto sull’emersione dei bisogni, sulla definizione dei macro-obiettivi del Patto sulla programmazione delle aree tematiche per gli anni futuri, a partire dalla definizione di una visione comune. 

    Durante il mese giugno, si è aperta una seconda fase di co-progettazione per definire collettivamente proposte progettuali tematiche in risposta agli obiettivi e costruire reti a supporto di esse. Ci si è focalizzati su tre principali ambiti tematici: i servizi alla persona, l’educazione e la formazione, la cultura e la socializzazione

    A partecipare al percorso sono state tutte le associazioni che hanno risposto all’avviso pubblico per la manifestazione di interesse pubblicato nel mese di marzo scorso dal Comune di Bologna. 

    Quanto emerso dal percorso è confluito nel nuovo Patto, disponibile di seguito: 
    » Scarica il nuovo Patto generale di collaborazione per la promozione e la tutela dei diritti della comunità LGBTQIA+

    Per maggiori informazioni:

  • Le nuove Scuole di Quartiere

    Il Comune di Bologna e la Fondazione per l’Innovazione Urbana dal 2022 hanno avviato un processo per rinnovare le Scuole di Quartiere e supportare l’innovazione degli approcci educativi verso adolescenti e più giovani, in vista dei prossimi investimenti PON METRO 21-27.

    In un momento storico che vede le ragazze e i ragazzi in difficoltà, e dopo aver finanziato progetti in tutta la città di Bologna (sul sito scuole di quartiere è disponibile tutto il materiale), con 5.000 giovani coinvolti in laboratori d’arte, moda, musica, teatro, danza, artigianato, nuove tecnologie, intendiamo continuare a rinnovare il modello educativoproposto, ampliando linguaggi, relazioni e impatti attraverso un processo che prevede diverse fasi e strumenti, seguendo i principi dell’ascolto, della condivisione, della sperimentazione e della prototipazione.

    Con questo intento, è stato avviato un percorso per ascoltare e attivare la comunità educante ripartendo dai bisogni di adolescenti e giovani dopo due anni di pandemia, per mettere in dialogo Istituzioni culturali, educative e sociali in un’ottica di welfare culturale e di comunità. Attraverso il diretto coinvolgimento della comunità educante e delle ragazze e dei ragazzi, si intende rafforzare le relazioni  di prossimità e costruire alleanze intergenerazionali, realizzando percorsi di conoscenza, di sé, del territorio e di capacitazione, per la creazione di un immaginario comune in cui ognuno riesca a immaginarsi e realizzarsi.  

    Il processodeve essere inteso come uno strumento di azione e di apprendimento: si mira a incidere sulle prassi educative per rispondere meglio alle sfide complesse del presente, supportando il lavoro di educatrici/educatori, insegnanti, dirigenti scolastici e amministratori locali, ma si vuole anche a creare uno spazio per sperimentare, generare apprendimento amministrativo, collettivo e di responsabilità pubblica. Per questa ragione il percorso è caratterizzato da un racconto costante e da uno sforzo rivolto alla rendicontazione, che culminerà  nella redazione di un documento finale volto a orientare il futuro delle Scuole di Quartiere e supportare le politiche educative della città. 

    OBIETTIVI DEL PERCORSO

    • Avviare progettualità di welfare culturale e di comunità pensato per le ragazze e i ragazzi in risposta ai bisogni emersi nel corso della pandemia mettendo in dialogo Istituzioni culturali, educative e sociali.
    • Promuovere il successo scolastico e formativo.
    • Avviare attività che permettano alle ragazze e ai ragazzi di coltivare le loro passioni e far emergere le loro inclinazioni.
    • Promuovere socialità, inclusione, partecipazione, contrastare la dispersione scolastica e sociale in ogni sua forma, favorire la diffusione di spazi,dedicati e innovativi nelle zone più fragili di Bologna, favorendo l’autorganizzazione di chi li utilizza, in cui poter acquisire competenze e allo stesso tempo sperimentare se stessi.
    • Promuovere la realizzazione di un percorso di ricerca-azione che, consolidando le relazioni della comunità educante, si alimenti delle conoscenze accumulate nel tempo dalla stessa, favorendo l’apprendimento collettivo e la realizzazione di sperimentazioni in ambito scolastico e socio-culturale-educativo. 

    DESCRIZIONE DEL PERCORSO 

    Il percorso prevede due piani di lavoro:

    1. Un percorso di ascolto, condivisione e prototipazione.
    2. L’avvio di due sperimentazioni che, attraverso un monitoraggio, saranno valutate per impatti:
    • “Scuole Aperte tutto l’anno” in due Istituti scolastici, l’IC 12 Farini (Quartiere Savena) e l’IIS Belluzzi-Fioravanti (Quartiere Borgo Panigale-Reno), con attività pomeridiane ed estive gratuite, favorendo l’apertura della scuola per tutto l’anno solare. La sperimentazione mira a favorire il successo scolastico e formativo consolidando, al contempo, una comunità educante che operi nella direzione di giungere a un’effettiva uguaglianza sociale, intesa come la realizzazione di un contesto educativo e formativo che garantisca a tutti e tutte l’opportunità di sperimentarsi, realizzare i propri progetti di vita e ampliare il proprio immaginario. Attraverso un avviso pubblico sono state selezionate due realtà del territorio, Dry-Art ETSe il consorzio Scu.Ter - Scuola Territorioche, rispettivamente presso l’IC 12 Farini e l’IIS Belluzzi-Fioravanti, coordinano progetti che sono il frutto di un percorso di co-progettazione tra le realtà coinvolte culminato nella stesura di un Patto educativo territoriale di comunità.
      » vai alla pagina dedicata a Scuole aperte tutto l'anno

    • “La scuola che sarà”, il Percorso per le Competenze Trasversali e per l’Orientamento (PCTO) che la Fondazione Innovazione Urbana e Archilabò svolgono con circa sessanta ragazzi e ragazze provenienti da due scuole bolognesi: il Liceo Manzoni (quartiere San Donato-San Vitale) e il Liceo Righi (Quartiere Porto-Saragozza). La scuola che sarà intende promuovere l’immaginazione della scuola di domaniinsieme alle ragazze e ai ragazzi delle scuole secondarie di secondo grado di Bologna, con attività di formazione e mentoring, esplorazioni del territorio e laboratori che porteranno alla realizzazione di un Festival co-progettato dai partecipanti. Parallelamente agli incontri con le classi, si svolgono I mercoledì della scuola che sarà, un ciclo di incontri rivolto alla comunità educante che intende coinvolgere, ascoltare e far emergere le voci di insegnanti, formatori, educatrici e famiglie per favorire la condivisione di esperienze e prospettive e creare reti di partecipazione e di cooperazione per immaginare e continuare a costruire insieme la scuola del futuro.
      » vai alla pagina dedicata a La scuola che sarà 

     FASI DEL PERCORSO 

    • FASE 1. Avvio del percorso (aprile - luglio 2022)

      La fase di avvio del percorso ha previsto le seguenti principali attività:
      - assemblea pubblica di avvio (27.04.2022) denominata “Scuole di Quartiere. Un’alleanza per le nuove generazioni”a cui sono state invitate circa 200 persone tra rappresentanti di Istituzioni culturali, educative e sociali.
      » Scarica il report dell'assemblea
      - sei focus group, uno in ogni quartiere della città,con funzionari delle diverse aree coinvolte: Ufficio Reti, SEST, Servizio Sociale Territoriale, Uffici sport, Uffici cultura laddove presenti, Biblioteche, Musei. L’obiettivo è avviare un primo inquadramento rispetto agli obiettivi del percorso e relativamente al contesto.
      » Scarica il report di sintesi dei focus group

    • FASE 2. Coinvolgimento del Terzo Settore e scuole (settembre - novembre 2022)

      Nella seconda fase, il percorso di avvio è stato approfondito con due focus group presso l’IC 12 Farini e l’IIS Belluzzi-Fioravanti, a cui hanno partecipato i rappresentanti del terzo settoree degli Istituti scolastici coinvolti nella sperimentazione “Scuole aperte tutto l’anno”, per condividere e integrare gli obiettivi del bando in uscita.
      » Scarica il report degli incontri 

    • FASE 3. Analisi dei dati emersi, co-progettazione della sperimentazione “La scuola che sarà”, riprogettazione del percorso di ascolto e definizione degli assegnatari del progetto “Scuole aperte tutto l’anno” (ottobre 2022 - maggio 2023)

      In questa fase sono stati analizzati i dati risultati dalla prima parte del percorso di ascolto che, a partire da quanto emerso, è stato riprogettato inserendo le seguenti azioni:
      - interviste singole ad alcune realtà che hanno partecipato alla prima edizione delle Scuole di Quartiere (periodo di svolgimento: gennaio 2023)
      - Laboratori con la comunità educante di ogni quartiere della città, con l’obiettivo di validare e integrare quanto emerso dal percorso di ascolto e individuare traiettorie d’azione per i prossimi anni (periodo di svolgimento: 17 febbraio 2023 - 24 marzo 2023)
      » Scarica il report dei Laboratori con la comunità educante
      - Integrazione dei contenuti emersi dall’Istruttoria pubblica sui Diritti dell'Infanzia e dell'Adolescenza (periodo di svolgimento: aprile 2023)
    • - focus group con le ragazze e i ragazzi che partecipano alle sperimentazioni e con le loro famiglie (periodo di svolgimento: maggio 2023)

    • FASE 4. Avvio delle sperimentazioni (febbraio 2023-marzo 2023)

      In questa fase si sono sviluppate le sperimentazioni “La scuola che sarà” (da febbraio 2023) e “Scuole Aperte tutto l’anno” (da marzo 2023).
      Le sperimentazioni sono oggetto di monitoraggio al fine di verificare approcci e impatti e delineare possibili sviluppi per i prossimi anni. 

    • FASE 5.Evento finale e pubblicazione di un documento strategico (maggio-giugno 2023)

      A fine maggio si è svolto il festival co-progettato dai partecipanti della sperimentazione “La scuola che sarà”: due giornate, il 20 e il 21 maggio, curate dai ragazzi e dalle ragazze che hanno raccontato alla città i propri desideri sulla scuola del futuro. In chiusura, il 26 maggio,presso la Biblioteca Salaborsa, il Comune di Bologna e la Fondazione Innovazione Urbana hanno raccontato gli esiti di tutto il percorso svolto e si è tenuta una seduta di programmazione condivisasui prossimi investimenti della città di Bologna in ambito educativo. 

      A giugno 2023, è stato stilato un documento finale che tiene conto di quanto emerso dal percorso di ascolto, dalle sperimentazioni e dalla seduta di programmazione condivisa e che orienterà il futuro delle Scuole di Quartiere supportando le politiche educative della città di Bologna. 

      » Scarica il documento qui

    Progetto PON METRO 14-20 finanziato dal FSE nell’ambito della risposta dell’Unione alla pandemia di COVID-19. 

    Per informazioni sul percorso scrivi a:
    Per saperne di più su Scuole di quartiere visita il sito: scuolediquartiere.bo.it

  • Le Case di Quartiere di Bologna

    Nella primavera 2022 ha preso avvio una nuova fase del percorso verso la rete delle Case di Quartiere di Bologna con un accompagnamento coordinato dalla Fondazione per l’Innovazione Urbana in collaborazione con il Comune di Bologna e i Quartieri stessi. 

    In continuità con il processo di trasformazione dei centri sociali anziani in Case di Quartiere avviato nel 2019, in parte sospeso per l’emergenza pandemica, l’obiettivo del percorso è accompagnare la trasformazione delle nuove Case di Quartiere nel valorizzare e rafforzare il loro ruolo come spazi per la comunità e presidio territoriale.

    Attraverso diverse fasi progettuali, verranno integrate le attività esistenti per implementare i servizi sussidiari a quelli offerti dall'amministrazione, per promuovere e favorire la partecipazione delle cittadine e dei cittadini e la costruzione di reti di mutualismo.

    Nei prossimi anni, anche grazie a finanziamenti dedicati, le Case di Quartiere saranno anche luoghi di sperimentazione di nuove soluzioni per andare incontro agli obiettivi di una città che mira a raggiungere la neutralità climatica.

    A breve termine, il percorso ha quindi come obiettivi la definizione dei valori di riferimento per aumentare la  riconoscibilità anche dal punto di vista comunicativo e per consolidare il coordinamento delle Case a livello territoriale.

    Il percorso nel 2022

    Con lo scopo di raggiungere questi obiettivi, il percorso nel corso del 2022 ha previsto:

    • la mappatura degli spazi, della tipologia di servizi esistenti e delle relazioni con il territorio per la definizione di azioni di supporto
    • un incontro laboratoriale per rafforzare il senso di comunità e per condividere elementi per la definizione di un’identità comune, in quanto presidi del territorio e riferimenti per tutta la comunità. L’incontro si è svolto il 28 giugno 2022 presso la Casa di Quartiere Montanari. 
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      » Scarica il report dell'incontro
    • un investimento da parte del Comune di Bologna di più di circa 400.000,00 € per rafforzare le azioni di coinvolgimento di famiglie e adolescenti, il riaggancio della popolazione anziana, contrastare il digital-divide, valorizzare l’educazione ambientale e la formazione interna dei volontari
    • un incontroper avviare la stesura di un Manifesto dei valori comuni. L’incontro si è svolto il 25 ottobre 2022 presso la Casa di Quartiere Casa del Gufo. 
      » Scarica il report dell’incontro
    • la pubblicazione di un bando pubblico per professionisti e professioniste per definire un’immagine coordinata riconoscibile aperto dal 16.12.2022 al 14.02.2023. 
      » Leggi la notizia e scarica il bando
    • l'avvio di una raccolta collettiva di materiali delle Case di Quartiere con l’obiettivo di costruire una mostra che racconti la storia di questi luoghi di comunità. 
      » Leggi la notizia

    Il percorso nel 2023 

    Nel 2023 sono proseguite le attività avviate per consolidare la governance della comunità della Case di Quartiere, definire un Manifesto dei valori unico per la rete, favorire e valorizzare la relazione con le reti civiche e le associazioni del territorio e adottare un’immagine coordinata.

    In continuità con questi obiettivi, il percorso si è sviluppato attraverso queste attività:

    • un’assemblea per rafforzare gli strumenti di governance attivati per la gestione del processo e definire il lavoro sul Manifesto: divise in tavoli di lavoro, attraverso la metodologia del world cafè, le Case hanno collaborato per trovare dei significati comuni ai valori emersi nel precedente laboratorio. L’assemblea si è svolta mercoledì 22 marzo presso la Casa di Quartiere Rosa Marchi.
    • un lavoro in collaborazione con gli Uffici Rete per consolidare gli strumenti di monitoraggio del processo e di programmazione condivisatra le Case. 
    • un’assemblea per mappare le vocazioni delle singole case in relazione alle attività che organizzano, alle proprie strutture, ai territori su cui operano. Nello stesso incontro è stata avviata la coprogettazione degli open day in programma a settembre durante i quali ciascuna Casa avrà la possibilità di presentarsi alla città. L’assemblea si è svolta mercoledì 17 maggio presso la Casa di Quartiere Scipione Dal Ferro. 
    • un tour fotografico delle Case per la produzione di un video per rafforzare l’identità della rete
    • la selezione del progetto vincitore del bando pubblico per selezionare l’immagine coordinata 
      » Leggi la notizia
      » Scarica la presentazione del progetto vincitore 
    • un evento cittadino con rappresentanti di reti di Case di Quartiere da Reggio-Emilia, Torino e Brindisi per aprire un confronto e raccogliere nuovi spunti sul processo e sul modello di governance sia delle rete sia delle case. L'iniztaiva si è svolta dal 22 al 24 settembre 2023 nell'ambito del Festival della Partecipazione. Nello stesso contesto è stata condivisa l’immagine coordinata della rete di Bologna vincitrice del bando pubblico.
      » Leggi la notizia 
    • la convocazione di tutti i coordinamenti territoriali (uno per quartiere) per definire la coprogettazione degli open day con la possibilità di organizzare attività condivise. 
    • la realizzazione di un sito ad hoc per l’accesso virtuale alla rete: 
      » Scopri il sito delle Case di Quartiere di Bologna

    Il percorso nel 2024 

    Nel 2024 il percorso continua con le attività della Rete volte all’implementazione dei servizi e delle attività offerte dalle comunità che abitano le Case di Quartiere, rafforzando e valorizzando la sinergia con il territorio in cui si trovano. 

    Grazie al supporto di Emilbanca, nei primi mesi dell'anno è stato possibile attivare:

    • una formazioneper rafforzare le competenze necessarie per la gestione condivisa delle Case di quartiere e fornire alle comunità ulteriori strumenti per la loro amministrazione, coordinata dall’associazione Senzailbanco;
    • una riflessione approfondita con le Case che si è sviluppata su sei appuntamenti, uno per quartiere, per l’utilizzo dello strumento Bussola. Questo primo focus ha consentito di avviare il lavoro di programmazione per l’implementazione dell’ecosistema delle Case di quartiere e per attivare sinergie e scambio di pratiche peer to peer tra le comunità coinvolte nel percorso ed i loro territori.
  • INCA - INcrease Corporate political responsibility and Accountability

    Il progetto INCA - INcrease Corporate political responsibility and Accountability - coordinato dal Dipartimento di Informatica - Scienza e Ingegneria dell’Università di Bologna, indaga sull'impatto che le piattaforme digitali hanno sulle democrazie e sulle istituzioni europee. Queste piattaforme, in particolare le cosiddette GAFAM (Google, Amazon, Facebook, Apple e Microsoft), influenzano la partecipazione delle persone ai processi decisionali e contribuiscono alla diminuzione della fiducia nelle istituzioni pubbliche.

    Il progetto INCA, dunque, mira a:

    • definire nuovi modi per sostenere la fiducia nelle istituzioni, nonché nuovi modelli di governance in grado di coniugare la crescita delle piattaforme con l'inclusione sociale e il coinvolgimento dei cittadini nei processi decisionali;
    • stimolare modelli di business e relazioni industriali alternativi, in modo da rendere le GAFAM e le altre piattaforme maggiormente inclini all'equità sociale, pur preservandone i caratteri innovativi;
    • chiarire il modo in cui le GAFAM influenzano l'opinione dei cittadini europei ed i processi democratici.

    All’interno del Working Package 7 “Open Innovation Labs”, di cui la Fondazione è leader, il progetto prevede di coinvolgere i cittadini e le parti interessate per identificare il modo in cui l’azione politica delle grandi imprese tecnologiche trasforma le istituzioni e la società, creando così un dialogo che miri a produrre nuove politiche sociali e sensibilizzare i cittadini sui temi legati alla gestione dei big data.


    Scheda progettuale

    Programma: HORIZON-CL2-2021-DEMOCRACY-01-02: Economic models and modern democracies
    Grant Agreement: 101061653
    Capofila: Università di Bologna (Dipartimento di Informatica - Scienza e Ingegneria)
    Ruolo della Fondazione: partner di progetto
    Budget della Fondazione: € 155.215,00
    Durata: 42 mesi a partire da ottobre 2022
    Sito web: (da definire)

  • UcanACT - Urban ACTion for cancer prevention

    UcanACT regular logo

    I dati statistici presentati nel World Cancer Report (WHO, 2020) dimostrano che il 30-50% dei decessi causati dal cancro si possono prevenire attraverso l’esercizio fisico, riconosciuto scientificamente dall’OMS come una misura di prevenzione per il cancro.

    Il progetto UcanACT risponde quindi a una delle priorità principali individuate dalla Commissione Europea sul tema della salute: UcanACT è un'iniziativa intersettoriale con l'obiettivo di coinvolgere adulti e anziani a praticare attività fisica negli spazi verdi pubblici urbani, come strumento di prevenzione contro il cancro.

    Lo scopo del progetto è di sviluppare una nuova metodologia di intervento e coinvolgimento della popolazione maggiormente a rischio, che verrà quindi trasmessa a fisioterapisti e professionisti del settore, nonché alla popolazione stessa tramite un’app.

    Nello specifico, verranno realizzate almeno 55 azioni pilota in tre città (Bologna in Italia, Monaco di Baviera in Germania e Kilkenny in Irlanda), per le quali si prevede la partecipazione diretta di circa 270 adulti e anziani.

    Il progetto è coordinato dalla Fondazione europea per la fisioterapia e l'attività fisica (EFPPA).

    Il ruolo della Fondazione all’interno di UcanACT è triplice:

    • fare un’analisi dei bisogni dei soggetti a cui è rivolto il progetto, ovvero gli adulti e gli anziani;
    • sviluppare una strategia di ingaggio dei cittadini (Citizen Engagement Strategy - CES), da applicare nelle tre città pilota allo scopo di monitorarne l’efficacia;
    • supportare le attività pilota che si svolgeranno sul territorio bolognese.

    Scheda progettuale

    Programma: ERASMUS-SPORT-2021-SCP
    Grant Agreement: 101050256
    Capofila: European Foundation for Physiotherapy and Physical Activity (E.F.P.P.A.)
    Ruolo della Fondazione: partner di progetto
    Budget della Fondazione: € 49.230,00
    Durata: 36 mesi a partire da luglio 2022
    Sito web: (da definire)

  • SAFE-CITIES - riSk-based Approach For the protEction of public spaces in European CITIES

    Negli ultimi decenni, l'Europa ha subito diversi attacchi terroristici. Una persona su cinque, nell'Unione europea, si dice molto preoccupata che un attacco terroristico possa avvenire nei 12 mesi successivi. Gli attentati terroristici, inoltre, sono causa di riduzione della fiducia che i cittadini europei ripongono nei confronti delle istituzioni politiche, giuridiche e di polizia, oltre che nei confronti degli stessi concittadini.

    Sulla base di queste premesse, il progetto SAFE-CITIES ha l'obiettivo di creare un sistema di eccellenza nella protezione degli spazi pubblici, basato su un quadro di valutazione della sicurezza e della vulnerabilità e su una piattaforma di supporto decisionale per la sua attuazione, basandosi su 4 casi studio e sull’utilizzo di simulazioni 3D.

    Il progetto, coordinato da Stam s.r.l., vede la partecipazione di enti locali e regionali, autorità di polizia, organizzazioni di primo intervento, mondo accademico, imprese high-tech specializzate in sicurezza ed altre realtà.

    All’interno di SAFE-CITIES, la Fondazione collaborerà principalmente all’interno del Working Package 2, dedicato allo sviluppo del quadro di valutazione della sicurezza (SVA - Security and Vulnerability Assessment framework). Lo scopo è quello di ideare una metodologia per la partecipazione dei cittadini sul tema della sicurezza urbana, coinvolgendoli quindi nelle fasi di sviluppo e implementazione dello SVA, e di stimolare la cooperazione pubblico-privato per l’utilizzo dello SVA.


    Scheda progettuale

    Programma: HORIZON-CL3-2021-FCT-01-07: Fighting Crime and Terrorism 2021
    Grant Agreement: 101073945
    Capofila: Stam srl
    Ruolo della Fondazione: partner di progetto
    Budget della Fondazione: € 95.785,00
    Durata: 26 mesi a partire da novembre 2022
    Sito web: (da definire)

  • CITIES 4.0 - Climate Innovation Through Interactive Ecosystem Summits

    Il progetto CITIES 4.0 riunisce 5 partner, in rappresentanza di 4 “ecosistemi dell'innovazione” di 4 città diverse: Eindhoven (Paesi Bassi), Lovanio (Belgio), Turku (Finlandia) e Bologna.

    Lo scopo del progetto è di sviluppare un Piano d'Azione pluriennale congiunto, volto a raggiungere la neutralità carbonica nelle quattro città e a raggiungere i seguenti obiettivi specifici:

    • aumentare le sinergie tra i membri dei 4 ecosistemi dell'innovazione, introducendo strumenti e attività comuni di matchmaking, partnering e networking;
    • aumentare la diversità e l'inclusività degli ecosistemi dell'innovazione, includendo quindi tipologie di attori mancanti, inattivi e/o sottorappresentati (start-up guidate da donne e/o minoranze, start-up guidate da membri di comunità fragili quali persone con disabilità e migranti, organizzazioni civili, cittadini, istituzioni finanziarie, ecc.) mediante attività comuni mirate di sensibilizzazione;
    • migliorare l'efficienza degli ecosistemi dell'innovazione, individuando le migliori pratiche, le opportunità di trasferimento delle conoscenze e le possibilità di interventi congiunti;
    • integrare il Piano d’Azione con gli obiettivi della Missione 100 Città Neutrali della Commissione Europea, per le città che, come Bologna, sono rientrate nella Missione;
    • ispirare altri ecosistemi dell'innovazione tramite la pubblicazione di una raccolta delle migliori pratiche e la diffusione del Piano d'Azione.

    Scheda progettuale

    Programma: HORIZON-EIE-2021-CONNECT-01: Interconnected Innovation Ecosystems
    Grant Agreement: 101070827
    Capofila: Brainport Development
    Ruolo della Fondazione: partner di progetto
    Budget della Fondazione: € 94.175,00
    Durata: 20 mesi a partire da settembre 2022
    Sito web: (da definire)

  • ENLIGHTENme - Innovative policies for improving citizens’ health and wellbeing addressing artificial lighting

    ENLIGHTENme logo
     
    Un importante, anche se sottovalutato, sottoprodotto dell'urbanizzazione è l'aumento esponenziale dell'esposizione umana alla luce artificiale. L'illuminazione esterna, il bagliore artificiale del cielo, l'illuminazione domestica, gli schermi che emettono luce, ecc. governano l'orologio circadiano delle persone.

    Nonostante le evidenze scientifiche di quanto disturbare il ritmo circadiano abbia un impatto sull'emergere di disturbi del sonno, sul metabolismo, la funzione immunitaria e molti aspetti del comportamento e dell'umore, le città dell'UE si stanno concentrando soprattutto sul miglioramento dell'efficienza dei servizi di illuminazione, sulla riduzione dei costi e delle emissioni, ma non considerano l'impatto dell'illuminazione sulla salute e sul benessere.
     
    Attraverso un atlante aperto on-line dedicato all'illuminazione urbana e alla salute, ENLIGHTENme raccoglierà e sistematizzerà i dati esistenti e le buone pratiche sull'illuminazione urbana ed effettuerà uno studio accurato sulle correlazioni tra salute, benessere, illuminazione e fattori socio-economici in 3 città pilota - Amsterdam, Bologna e Tartu - dove un quartiere target sarà selezionato per la sua esposizione alla luce artificiale e per riflettere le disuguaglianze sociali. 
     
    Attraverso l'istituzione di Lighting Urban Labs all'interno del distretto, i cittadini e gli stakeholder co-creeranno misure innovative di Piani Urbani di Illuminazione e definiranno l'implementazione di un sistema di illuminazione esterna intelligente e di cambiamenti dell'illuminazione interna in un'area pilota all'interno del distretto. Uno studio basato sulla popolazione di anziani  che vivono nei quartieri oggetto di analisi e che saranno considerati come un gruppo vulnerabile particolarmente incline a soffrire di disallineamento circadiano, permetterà di valutare i rischi legati all'illuminazione sulle condizioni mentali e di salute e le indagini che coinvolgeranno la popolazione e gli utenti del distretto nel suo complesso permetteranno di valutare gli impatti dell'illuminazione urbana sulla qualità della vita e sul benessere.

    I risultati permetteranno di sviluppare un Sistema di Supporto alle Decisioni dedicato e linee guida e raccomandazioni sull'impatto dell'illuminazione sulla salute e sul benessere, proponendo politiche, misure, tecnologie e interventi innovativi di illuminazione volti a migliorare la salute e il benessere dei cittadini nelle città.


    Scheda progettuale

    • Programma: H2020-SC1-2020-Two-Stage-RTD RIA
    • Grant Agreement: 945238
    • Capofila: Università di Bologna (Dipartimento di Architettura)
    • Obiettivo: valutare e migliorare la qualità di vita dei cittadini grazie a un miglioramento dell’illuminazione artificiale.
    • Ruolo Fondazione per l'Innovazione Urbana: partner
    • Budget complessivo: € 49.523,75
    • Cronoprogramma: inizio marzo 2021. Durata: 48 mesi.
    • Sito webenlightenme-project.eu
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